Un’invenzione rivoluzionaria sta cambiando il modo in cui si può ottenere acqua potabile e caffè: il Kara Pod, un dispositivo compatto che trasforma l’umidità presente nell’aria in acqua pura e caffè. Ispirato alla natura e progettato per essere semplice, ecologico e alla portata di tutti, questo strumento è perfetto per case, campeggi o zone senza accesso all’acqua potabile. Ma come funziona esattamente? Il processo inizia con un sistema che aspira l’aria circostante, anche in ambienti secchi come un deserto o una stanza con aria condizionata.
All’interno del Kara Pod, materiali avanzati, simili a quelli usati in tecnologie di deumidificazione, catturano il vapore acqueo presente nell’aria. Questo vapore viene poi riscaldato per eliminare eventuali microbi, garantendo la massima sicurezza. Successivamente, l’acqua passa attraverso un sistema di purificazione a due fasi: un filtro a carboni attivi rimuove impurità e particelle, mentre una luce ultravioletta (UV) elimina batteri e virus.

Dopo la purificazione, l’acqua viene arricchita con minerali come calcio, magnesio e sodio. Questo passaggio è fondamentale perché l’acqua estratta dall’aria è inizialmente distillata, cioè pura ma priva di minerali essenziali per il corpo umano. Senza questi, l’acqua potrebbe non essere ideale per un consumo prolungato e avrebbe un sapore meno gradevole. Il risultato è un’acqua alcalina con un pH di circa 9,2, pronta per essere bevuta o utilizzata per preparare un caffè dal gusto ricco e pulito.
Il Kara Pod non è solo un generatore d’acqua, ma anche la prima macchina da caffè al mondo che non richiede ricariche d’acqua. Grazie a due ugelli separati, uno per l’acqua potabile e uno per il caffè, non c’è rischio che i sapori si mescolino. Il dispositivo è compatibile con capsule Nespresso o con capsule ecologiche compostabili prodotte dall’azienda, permettendo di scegliere la dimensione della tazza e l’intensità del caffè tramite un touchscreen intuitivo. Ogni giorno, il Kara Pod produce circa 3,2 litri di acqua, immagazzinati in un serbatoio interno sempre pieno, eliminando la necessità di ricariche manuali.
Un altro esempio di tecnologia simile viene da un prototipo sviluppato dal MIT, testato nella Death Valley, uno dei luoghi più aridi al mondo. Questo dispositivo, grande quanto una finestra, utilizza un idrogel che assorbe il vapore acqueo come una spugna. Quando il vapore si condensa su una superficie di vetro raffreddata, l’acqua scorre in un contenitore. Anche in condizioni di estrema secchezza, è riuscito a produrre 160 ml di acqua al giorno, dimostrando il potenziale di queste tecnologie per portare acqua in regioni prive di risorse idriche.
Il Kara Pod si distingue anche per la sua ecosostenibilità. Eliminando l’uso di bottiglie di plastica, aiuta a ridurre i rifiuti e l’impatto ambientale. Inoltre, funziona come un deumidificatore, migliorando la qualità dell’aria in casa filtrando polvere e allergeni. Non richiede impianti idraulici complessi: basta collegarlo a una presa elettrica per farlo funzionare. Secondo i progettisti, può far risparmiare fino a 1.464 dollari all’anno rispetto all’acquisto di acqua in bottiglia, rendendolo una scelta economica oltre che pratica.