All’anagrafe è Gabrielle Chanel ma tutto il mondo la conosce come Coco Chanel. Da dove nasce, però, questo nomignolo destinato alla fama? Le versioni sono molteplici ed alcune di queste legate al mondo della canzone e dei club dove una giovane Gabrielle era solita esibirsi. Uno di questi era il Vichy e Moulins dove era conosciuta proprio con il nome d’arte Coco. Ma c’è anche una versione più tenera e una più “scabrosa”.
Secondo un’altra versione, invece, molto simile alla prima, tutto dipenderebbe da una canzone che amava cantare al Caffè Concerto La Rotonde. Il motivo s’intitolava Qui qu’a vu Coco e da quel momento tutti hanno iniziato a chiamarla Coco. Tra questi anche Étienne Balsan, che sarebbe diventato il suo amante.
Per finire, poi, il nome potrebbe derivare dalla versione ridotta di “cocotte”, ossia donna mantenuta. Una teoria, questa, particolarmente amata dalla stessa Chanel che, dotata di senso dell’umorismo e dell’irrefrenabile desiderio di sconvolgere i benpensanti, la esibiva come uno dei suoi aneddoti preferiti. Anche se, nei momenti di maggior tenerezza, raccontava una storia ben diversa secondo cui Coco era il soprannome che le aveva dato il padre. Lo stesso uomo che l’aveva abbandonata a dodici anni in un convento insieme alla sue due sorelle e che non avrebbe rivisto mai più.
Qualunque siano gli effettivi motivi che hanno portato al nome Coco, è un dato di fatto che abbia portato una grande fortuna alla giovane Gabrielle. Nel corso degli anni in cui ha iniziato a costruire la sua carriera di stilista, infatti, questo nomignolo dal suono così dolce e leggero ha contribuito a creare una sorta di familiarità con le sue clienti. Un effetto tangibile anche oggi, nonostante rappresenti il simbolo di un eleganza legata ad una visione della donna senza tempo e senza età.