Il caffè rappresenta uno dei rituali mattutini più diffusi al mondo, spesso accompagnato dall’assunzione di vitamine e integratori. Tuttavia, questa abitudine apparentemente innocua potrebbe compromettere l’efficacia di alcuni nutrienti essenziali. La comprensione delle interazioni tra caffeina e vitamine risulta fondamentale per massimizzare i benefici della supplementazione.
Ferro. L’interazione più documentata riguarda il ferro. Uno studio svizzero del 2022 ha dimostrato che assumere integratori di ferro con il caffè riduce l’assorbimento del 54% rispetto all’acqua. Questa interferenza deriva dai polifenoli e tannini presenti nel caffè, che formano complessi insolubili con il ferro, rendendolo meno disponibile per l’organismo.
Vitamina D. La ricerca evidenzia una correlazione preoccupante tra consumo elevato di caffeina e bassi livelli di vitamina D nel sangue. La caffeina sembra interferire con i recettori della vitamina D, riducendone l’assorbimento. Questa problematica risulta particolarmente rilevante considerando la diffusa carenza di vitamina D nella popolazione.

Vitamine del gruppo B: Le vitamine idrosolubili del gruppo B subiscono un doppio colpo dalla caffeina. L’effetto diuretico del caffè accelera l’eliminazione di queste vitamine attraverso le urine, mentre i polifenoli possono interferire direttamente con il loro assorbimento intestinale.
Calcio: Sebbene l’interferenza sia indiretta, il caffè può compromettere l’assorbimento del calcio attraverso la sua azione sulla vitamina D. L’Istituto Superiore di Sanità conferma che il caffè riduce la disponibilità di calcio per l’organismo, aspetto cruciale per persone anziane o a rischio osteoporosi.
La soluzione non richiede necessariamente l’eliminazione del caffè dalla routine quotidiana. Gli esperti raccomandano di separare l’assunzione di vitamine dal consumo di caffè di almeno un’ora. Questa semplice strategia temporale permette di preservare l’amato rituale del caffè mattutino senza compromettere l’efficacia degli integratori.
Un approccio pratico consiste nel consumare il caffè con la colazione e posticipare l’assunzione delle vitamine problematiche al pomeriggio o alla sera. Alternativamente, si possono assumere gli integratori al risveglio e attendere un’ora prima del caffè.
Non tutte le vitamine presentano interferenze significative con il caffè. Le vitamine liposolubili come A, E e K mostrano generalmente una maggiore stabilità, così come alcuni minerali specifici. Tuttavia, la ricerca in questo campo continua a evolversi, suggerendo cautela nell’assunzione simultanea.
Oltre al timing, esistono altre strategie per massimizzare l’efficacia delle vitamine. L’assunzione di vitamina C insieme al ferro ne potenzia l’assorbimento, mentre mantenere un’adeguata idratazione contrasta l’effetto diuretico della caffeina. Gli esperti suggeriscono di limitare il consumo giornaliero a due tazze di caffè per ridurre le interferenze nutrizionali.