L’Amorphophallus titanum, noto come fiore cadavere, è una pianta straordinaria che affascina e respinge per le sue caratteristiche uniche. Originaria delle foreste pluviali di Sumatra, in Indonesia, questa specie appartiene alla famiglia delle Aracee ed è celebre per avere l’infiorescenza non ramificata più grande al mondo, capace di raggiungere i 3 metri di altezza. La sua struttura, composta da uno spadice centrale e una spata verde all’esterno e bordeaux all’interno, crea un’imponente presenza visiva, spesso paragonata a un fallo gigante, da cui deriva il nome scientifico (dal greco “amorphos” per “senza forma”, “phallos” per “fallo” e “titan” per “gigante”). Ciò che rende il fiore cadavere tanto intrigante quanto sgradevole è il suo odore, simile a quello di carne in decomposizione.
Questo “aroma”, prodotto durante la fioritura, serve ad attirare insetti impollinatori come coleotteri e mosche, che scambiano la pianta per una carcassa. La fioritura, un evento raro che avviene ogni 7-10 anni e dura solo 24-48 ore, è uno spettacolo effimero che attira migliaia di visitatori nei giardini botanici di tutto il mondo. Ad esempio, solo qualche giorno fa, il 4 agosto 2025, un esemplare è sbocciato al Giardino Botanico dell’Università di Varsavia, richiamando folle di curiosi nonostante l’odore nauseabondo, descritto come un mix di carne marcia e rifiuti.
La pianta cresce da un tubero sotterraneo, che può pesare fino a 138 kg, come registrato in un esemplare coltivato nel 2010. Al di fuori della fioritura, produce una singola foglia, simile a un piccolo albero, che può raggiungere i 6 metri di altezza. La sua coltivazione richiede condizioni specifiche: alta umidità, temperature tra 15 e 30 °C e un terreno ricco di nutrienti.
Tuttavia, la specie è a rischio di estinzione, con meno di 1.000 esemplari in natura, minacciati dalla deforestazione e dalla bassa variabilità genetica, come evidenziato da uno studio del 2025 pubblicato su Annals of Botany.