Il voyeurismo è un comportamento sessuale che consiste nel raggiungere l’eccitazione e l’orgasmo osservando altre persone in situazioni intime. Specificamente, il voyeur trae piacere dal guardare persone nude, che si stanno spogliando o che sono impegnate in attività sessuali, senza che queste se ne accorgano. Esiste però un altro fattore, squisitamente patologico, il disturbo voyeuristico. Che differenza c’è?
Il voyeurismo è un comportamento che può essere anche consensuale e non necessariamente patologico. Il disturbo voyeuristico è una parafilia (un comportamento sessuale non convenzionale) ed è una condizione clinica diagnosticata. I medici diagnosticano il disturbo voyeuristico quando sono presenti tutti questi elementi:
- Eccitazione ripetuta e intensa nel guardare persone ignare in situazioni intime;
- durata: i sintomi persistono per almeno 6 mesi;
- compromissione funzionale: il comportamento causa angoscia significativa o interferisce con le attività quotidiane o viene agito su persone non consenzienti.
Le persone affette da questo disturbo (in maggioranza uomini) possono manifestare ipersessualità o altre parafilie, come l’esibizionismo, che condividono tratti simili di disregolazione degli impulsi sessuali. Inoltre, non è raro che il disturbo voyeuristico si presenti in concomitanza con problemi di salute mentale, come depressione, disturbi della condotta o disturbi di personalità antisociale, che possono complicare il quadro clinico e richiedere un approccio terapeutico integrato.

Il trattamento del disturbo voyeuristico inizia spesso in seguito a conseguenze legali, come arresti o denunce. L’approccio terapeutico è generalmente multidisciplinare, combinando interventi psicologici, farmacologici e di supporto sociale per affrontare sia i sintomi principali sia le cause sottostanti
Dal punto di vista legale, il voyeurismo che coinvolge persone non consenzienti è considerato un reato nella maggior parte delle giurisdizioni. In particolare, il video voyeurismo, ovvero la registrazione non autorizzata di immagini intime, è severamente punito.
Sul piano sociale, il voyeurismo si colloca in uno spettro che va da comportamenti considerati culturalmente accettabili, come la curiosità verso immagini o situazioni intime tra adulti consenzienti, a forme patologiche che violano i diritti altrui. La linea di demarcazione è sempre il consenso: comportamenti voyeuristici che avvengono senza il permesso delle persone coinvolte sono eticamente e legalmente inaccettabili.
Con l’avvento della tecnologia e soprattutto dei social si è sviluppata una nuova forma chiamata video voyeurismo, che implica registrazione di persone non consenzienti durante attività intime e diffusione di materiale intimo online senza consenso. Proprio come evidenziato, nelle scorse ore, dal caso del mostruoso gruppo Facebook Mia moglie, dove venivano condivise, tra i 32.000 iscritti, foto delle proprie donne con intenti sessuali. Meta ha deciso di chiudere il gruppo, che però è migrato su Telegram e su una chat di WhatsApp.