Le ali della libertà, film del 1994 tratto da un racconto di Stephen King, finisce con Red (Morgan Freeman) che, ottenuta la libertà vigilata, decide di raggiungere Andy (Tim Robbins) in Messico per rifarsi una vita; il film termina con l’incontro tra i due vecchi amici sull’assolata spiaggia di Zihuatanejo. Arrivato sulla bianca spiaggia messicana, Red va incontro ad Andy, intento a ridipingere una vecchia barca malmessa; Andy intravede l’amico, si alza in piedi e gli sorride, correndogli incontro.
1947, Portland, Maine: Andy Dufresne è un bancario di successo, accusato del duplice omicidio della moglie e del suo amante. Nonostante le prove raccolte non siano determinanti, e l’uomo protesti la sua completa innocenza, Andy viene condannato a due ergastoli consecutivi, da scontare nel penitenziario di massima sicurezza di Shawshank, in mezzo a criminali incalliti e guardie sadiche. All’inizio Andy mal sopporta la vita carceraria, e si limita far trascorrere il tempo; lentamente, però, stringe amicizia con Red, ergastolano come lui, e dopo aver aiutato Hadley, capo delle guardie del penitenziario, a risolvere un problema fiscale, si guadagna la fiducia del direttore Samuel Norton, uomo severo e devoto: Andy finisce così a lavorare nella biblioteca del carcere, prima come aiutante del responsabile, Brooks, poi, dopo il rilascio di quest’ultimo, come unico gestore: in pochi anni, sotto la spinta propulsiva di Andy, la biblioteca si espande; Andy è ammirato e rispettato per le sue capacità, sia dai detenuti che dai dirigenti; Norton, infatti, ha messo a frutto le sue abilità contabili, rendendo l’ex bancario complice nel riciclaggio di denaro derivante dall’assegnazione fraudolenta di importanti appalti edilizi.
Nel 1965, però, a Shawshank arriva Tommy, un giovane irruento con sulle spalle una marea di condanne per furto, nonostante la giovane età; Tommy finisce immediatamente sotto l’ala protettiva di Andy, che lo aiuterà anche a conseguire il diploma della scuola dell’obbligo; un giorno, però, per puro caso, Tommy capisce di essere in possesso di informazioni che determinano l’assoluta innocenza di Dufresne; durante una delle sue numerose detenzioni, Tommy ha infatti raccolto il racconto di un compagno di cella, che avrebbe spavaldamente confessato di essere l’autore del duplice omicidio per cui Andy è stato condannato. L’uomo, dunque, si reca da Norton per convincerlo a far riaprire il caso, ma il direttore, per paura di perdere la sua gallina dalle uova d’oro, rifiuta sdegnosamente la richiesta, e di fronte alle veementi proteste di Andy, lo manda per due mesi in cella d’isolamento, e fa uccidere Tommy per assicurarsi che nessun altro venga a conoscenza della storia. Di ritorno dall’isolamento, Andy confida a Red il suo sogno di libertà: fuggire in Messico, a Zihuatanejo, sull’Oceano Pacifico, e passare la vita restaurando vecchie barche. Red viene poi a sapere che Andy ha chiesto di poter avere una lunga corda; temendo che l’amico abbia in mente di impiccarsi, Red passa la notte seguente senza chiudere occhio.
Alla successiva conta mattutina, un detenuto non risponde all’appello; è proprio Andy; entrate nella sua cella, le guardie la trovano vuota. Il direttore, incredulo, interroga personalmente Red, che afferma di non sapere nulla dell’evasione. Mentre perlustra vanamente la cella vuota di Andy, Norton getta con rabbia alcune pietre (incise da Andy per hobby usando un martello da roccia) contro il muro; scopre così, per puro caso, l’esistenza di un enorme foro, nascosto da un poster di Raquel Welch. La voce fuori campo di Red, allora, racconta a noi spettatori il meticoloso piano che Andy ha concepito nell’arco di quasi 20 anni; notte dopo notte, con un piccolo martello da roccia, il muro della cella è stato pazientemente scavato, fino a creare un buco abbastanza grande da consentire il passaggio di un essere umano; sullo schermo scorrono poi le immagini della fuga di Andy dal carcere; dopo aver raggiunto i condotti fognari, Andy perfora un enorme tubo di scarico per poi proseguire strisciando tra liquami maleodoranti per circa un chilometro, e arrivare finalmente nel mondo esterno. Una volta libero Andy usa l’identità fittizia di Randall Stephens, creata a suo tempo per nascondere le operazioni di riciclaggio, e preleva quasi 400 mila dollari di proprietà di Norton, ma non solo; invia a un importante giornale le prove circostanziate dei crimini commessi dal direttore che, vedendosi prossimo all’arresto, si suicida.
Nel frattempo Red deve affrontare l’ennesima udienza per la concessione della libertà vigilata; per anni, la sua richiesta era stata respinta; alla domanda di rito: “Lei si sente riabilitato”, l’uomo aveva semplicemente risposto: “Sì, certo”. Questa volta, invece, Red sorprende la commissione con una replica articolata: “Riabilitato? A dire il vero, non so cosa significa questa parola; per me è solo una parola vuota. Non passa un solo giorno senza che io provi rimorso. Non perché sono chiuso qui dentro, o perché voi pensate che dovrei. Mi guardo indietro e rivedo com’ero allora, un giovane, stupido ragazzo che ha commesso un crimine terribile. Vorrei parlare con lui. Vorrei cercare di farlo ragionare, spiegargli come stanno le cose. Ma non posso. Quel ragazzo se n’è andato da tanto e questo vecchio è tutto quello che rimane. E nessuno può farci niente. Riabilitato? Non significa un cazzo. Quindi scriva pure quello che vuole nelle sue scartoffie, figliolo, e non mi faccia perdere altro tempo. Perché, a dirle la verità, non me ne frega niente“.
La richiesta viene finalmente accolta e Red ottiene così la libertà vigilata. Come Brooks il bibliotecario, prima di lui, Red viene alloggiato in una casa popolare convenzionata, e ottiene un impiego come commesso in un piccolo negozio di alimentari; proprio come Brooks prima di lui, Red fatica ad adeguarsi ai ritmi della vita civile e pensa più volte di commettere un crimine, anche piccolo, che lo faccia tornare in carcere. A dissuaderlo, il pensiero del sogno di Andy. Seguendo le indicazioni ricevute in precedenza dall’amico, Red va in uno sperduto campo, a Buxton, nel Maine, dove, nascosto da un grosso pezzo di roccia vulcanica, trova un plico, contenente dei soldi e una lettera di Andy, che lo invita definitivamente a raggiungerlo in Messico per iniziare insieme una nuova esistenza. Red decide senza esitazioni di abbandonare la vita da ex detenuto in libertà condizionata, e abbracciare il futuro, ben consapevole che sta comunque violando la legge: “Per la seconda volta in vita mia ho commesso un crimine: ho violato la libertà condizionata. Spero di farcela ad attraversare il confine. Spero di incontrare il mio amico e stringergli la mano. Spero che il Pacifico sia azzurro come nei miei sogni. Spero.”
Le ali della libertà, in originale The Shawshank Redemption, è tratto dal racconto lungo Rita Hayworth e la redenzione di Shawshank, di Stephen King, contenuto nella raccolta Stagioni diverse. Il film vede la partecipazione di Tim Robbins (Andy), Morgan Freeman (Red), con Bob Gunton nei panni del direttore Norton e Gil Bellows in quelli di Tommy.