L’asinello Mais è diventato il simbolo della forza dell’Emilia Romagna che resiste nelle pesanti settimane dell’alluvione. L’animale ha solo 18 mesi ed è rimasto due giorni con l’acqua che gli arrivava alla pancia. Dopo essere riuscito a liberarsi, ha percorso più di tre kilometri, da Russi, in provincia di Ravenna, è stato salvato dai volontari del Centro fauna selvatica Il Pettirosso.
La storia di questo tenero animale è stata raccontata dal tecnico di riabilitazione psichiatrica e dell’apprendimento del centro riabilitativo Loto, Silvia Gozzi, che ha condiviso una foto dell’asinello stanchissimo ma che finalmente arrivava in salvo. La professionista ha specificato: “Lui è Mais, il simbolo di quello che sta accadendo. È rimasto con l’acqua fino alla pancia per due giorni poi una volta recuperato ha fatto tre chilometri tra acqua alta 120 centimetri e correnti. Era stremato e senza forze, ma è andato avanti. Grazie a lui anche la mia stanchezza è andata in secondo piano. Si va avanti e non si molla, tutto sarà più bello di prima”.
Quella di Mais è una storia a lieto fine, ma gli animali di allevamento o animali randagi che in queste settimane hanno trovato la morte a causa dell’alluvione sono tanti.
È così che i social network hanno preso Mais a simbolo dell’Emilia Romagna che prova a rinascere dopo le terribili avversità di questi giorni.