Tommaso Buscetta è morto a causa di un tumore, un mieloma multiplo partito da un rene. Il boss dei due mondi morì negli USA, in un ospedale di Miami, il 2 aprile 2000, all’età di 72 anni. Era stato sottoposto ad un intervento di routine per svuotare i polmoni da liquidi che si erano accumulati al loro interno, ma non ce l’aveva fatta. Era stato uno dei boss mafiosi più potenti e da tempo era collaboratore di giustizia.
L’ex boss mafioso fu costretto a cure pesanti e invasive. Il cancro attaccò prima il sangue e poi le ossa, portandogli via piano piano la sua vita. Lo stesso Buscetta svelò che le chemioterapie l’avevano colpito sia dal punto di vista fisico che psicologico. Come scrisse Liana Milella su Repubblica, Buscetta a proposito della sua malattia disse: “Non è riuscita a uccidermi Cosa nostra, non ce l’ha fatta il mio nemico Riina. E invece ecco questo mieloma. Avrei preferito morire d’infarto e non sopporto l’idea di ridurmi a una larva.”
Gli ospedali americani non gli piacevano: “I medici ti curano e sono anche bravi, ma ti trattano come se fossi un oggetto, un numero, una cosa inanimata. Sono freddi e senza umanità, non li sopporto”. A dicembre 1999 le sue condizioni si erano aggravate ulteriormente e non riusciva più a leggere e scrivere “Mi tremano le mani e mi balla la vista”
Negli ultimi anni della sua vita Tommaso Buscetta si schierò di fatto contro la mafia, svolgendo appunto il ruolo di collaboratore di giustizia e criticando lo Stato italiano diverse volte per non aver sgominato Cosa Nostra. L’ex boss mafioso morì proprio in quella North Miami in Florida dove aveva vissuto praticamente tutta la sua vita, pur non sentendosi “a casa”. Buscetta era con la terza moglie e la sua famiglia dove aveva preso residenza sotto falso nome.
A Milella affidò le sue ultime dichiarazioni pubbliche: “Mi raccomando, è importante. è il mio testamento morale. Io voglio essere ricordato come una persona perbene. Uno che, quindici anni fa, ha preso un impegno con lo Stato e lo ha sempre mantenuto. Senza mai deviare di una virgola. Ho giurato a Giovanni Falcone che gli avrei detto tutta la verità. L’ ho fatto e ho continuato a farlo.”