Monster è una serie antologica statunitense creata da Ryan Murphy e Ian Brennan, disponibile su Netflix. Il telefilm ripercorre le storie e le vicende dei più celebri e temibili serial killer, alcuni dei quali anche cannibali, della storia.
Plainfield, 1944. Tra i campi gelati della campagna del Wisconsin negli anni ’50, un uomo solitario e dall’aspetto cordiale, Ed Gein, conduce una vita apparentemente tranquilla in una vecchia fattoria malridotta, celando al suo interno un luogo degli orrori capace di ridefinire il concetto stesso di incubo americano. Spinto dall’isolamento, da gravi disturbi mentali e da una morbosa ossessione per la madre, una devota luterana, divenne tristemente noto come assassino seriale e profanatore di tombe.

Nella terza stagione di The Ed Gein Story, la serie amplia il proprio orizzonte esplorando non solo la mente del celebre “Macellaio di Plainfield”, ma anche quella di altri mostri che hanno segnato la storia criminale americana. Ecco i serial killer realmente esistiti che vengono citati nella serie, con un breve storia biografica di ciascuno.
Ted Bundy
Theodore Robert Cowell, conosciuto come Ted Bundy, è stato un serial killer americano. Responsabile di almeno trentasei omicidi di giovani donne tra il 1974 e il 1978, si sospetta che possa aver iniziato a uccidere già negli anni ’60. Il suo metodo consisteva nell’adescare le vittime fingendo di avere disabilità, problemi fisici o presentandosi come una figura autorevole, per poi aggredirle e violentarle in luoghi isolati. In alcuni casi, tornava sulla scena del crimine per compiere atti sessuali con i corpi in decomposizione, fino a quando le condizioni dei resti non lo rendevano più possibile.

Richard Speck
Richard Speck è stato un assassino americano. All’epoca divenne tristemente famoso negli Stati Uniti per aver sequestrato, torturato, violentato e infine ucciso otto studentesse infermiere del South Chicago Community Hospital nella notte tra il 13 e il 14 luglio 1966. Una nona potenziale vittima, Corazon Amurao, che si trovava casualmente nell’edificio durante la strage, riuscì a nascondersi e ad avvisare la polizia, fornendo una descrizione precisa dell’aggressore. Speck venne catturato pochi giorni dopo grazie a un tatuaggio che recitava “Born to raise Hell” (nato per scatenare l’inferno). Fu inoltre sospettato di altri omicidi, ma le accuse vennero archiviate per mancanza di prove.

Jerry Brudos
Jerome Henry Brudos, conosciuto come Jerry, è stato un serial killer americano, soprannominato “il killer feticista delle scarpe” per la sua ossessione, nata in giovane età, verso le calzature femminili. Tra il 1968 e il 1969, Brudos rapì, stuprò e strangolò quattro donne, tentando inoltre di aggredirne altre due nello stato dell’Oregon.

Charles Manson
Charles Milles Manson è stato un criminale americano, considerato il mandante di due dei più noti episodi di sangue nella storia degli Stati Uniti: la strage di Cielo Drive, durante la quale vennero uccisi l’attrice Sharon Tate e quattro suoi amici, e l’omicidio di Leno LaBianca insieme a sua moglie.

Ed Kemper
Edmund Emil Kemper III, conosciuto come Ed, è stato un serial killer americano responsabile dell’uccisione di numerose giovani donne tra il 1972 e il 1973, oltre che dell’omicidio dei propri nonni nel 1964. Noto anche come “il killer delle studentesse”, è considerato uno dei più spietati assassini seriali della storia degli Stati Uniti. Attivo nei primi anni Settanta, iniziò la sua carriera criminale a soli quindici anni, quando sparò ai nonni. In seguito, Kemper rapì, uccise e smembrò sei autostoppiste nella zona di Santa Cruz, per poi concludere la sua scia di sangue assassinando la madre e un’amica di lei, prima di consegnarsi spontaneamente alla polizia poche ore dopo gli ultimi delitti.

Le atrocità commesse da Ed Gein, dunque, generarono un nuovo tipo di mostro destinato a tormentare Hollywood per generazioni. Da Psycho a Non aprite quella porta fino a Il silenzio degli innocenti, la sua inquietante eredità ispirò figure mostruose modellate su di lui e alimentò una fascinazione collettiva per la mente criminale deviata. Ed Gein non si limitò a influenzare un genere: divenne il punto di riferimento su cui si fonda l’horror moderno.