Negli scorsi giorni Mario Adinolfi, ex deputato e giornalista, noto anche per la sua partecipazione all’Isola dei Famosi, ha condiviso con i suoi follower uno dei momenti più difficili della sua vita, vegliando al capezzale della figlia Clara, ricoverata in ospedale per una grave crisi legata all’anoressia.
“C’è un senso per tutto questo dolore, Signore?“. Con queste parole aveva aperto il suo post, pubblicato direttamente dal pronto soccorso dove la figlia si trova sotto osservazione medica. Il giornalista ha descritto la notte trascorsa accanto a Clara con parole toccanti: “Ho vegliato tutta la notte il sonno addolorato di una figlia che è Cristo in croce. Il dolore si abbatte su ciò che resta della mia sterminata famiglia“.
Tra i tanti messaggi di sostegno ne sono arrivati anche molti di accuse per un tentativo di speculazione di una situazione tragica. Adinolfi ha risposto direttamente con un lungo post di accompagnamento a una foto che lo vede al fianco della figlia sorridente:
“Io tengo i miei profili volutamente aperti alle critiche e pure agli insulti degli haters, proprio perché questo è un metodo che mi permette di spiegare le mie scelte a chi dissente. La lotta di Clara e della nostra famiglia non è solo nostra: il suo male e più in generale la fragilità psichica delle giovani generazioni sono una tragedia che attraversa ormai milioni di famiglie. L’anoressia fa ormai trenta volte i morti delle overdosi di droga, ma è un argomento tabù: non se ne parla mai in tv, raramente sui giornali, è un tema che infastidisce e mette paura perché per molti inspiegabile.
Così le famiglie si ritrovano sole e ne ho avuto conferma in queste giornate, mi hanno scritto in migliaia per raccontarmi la loro storia simile alla nostra. Ne parlo pubblicamente per una sola ragione: per farci forza e ne abbiamo tutti bisogno. Come dissi all’Isola: sono qui per rendere possibile l’impossibile, perché un calabrone per la massa corporea troppo grande se comparata all’esiguità delle sue ali non può volare. Ma lui non lo sa. E vola. In Honduras iniziai a volare pronunciando un allora criptico: “Clara, tutto questo è per te, Silvia sa cosa vuol dire”.
Poi ho spiegato e continuo a spiegare. Continuo a credere che sia la cosa migliore che ho fatto perché siamo angeli con un’ala soltanto che possono volare solamente cercando un abbraccio. E allora sì che si rende possibile l’impossibile, allora sì che riesci a cacciare via il male perché vi giuro che dopo anni di questo tipo di battaglia ti viene in mente che cacciarlo via sia impossibile e serve sostegno per non impazzire. Anche per questo una parola buona detta tra sofferenti aiuta a nuotare nell’oceano di dolore in cui la vita talvolta prova a farci affogare”.
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Questi per il giornalista sono giorni difficili anche per un altro motivo. Il 5 ottobre, infatti, si tolse la vita la sorella di Adinolfi, Ielma, a soli 22 anni. Nel suo post del 6 ottobre, il giornalista ha condiviso l’ultima fotografia della sorella, poco prima di morire.
“Era bellissima. Forse la ragazza più bella che io abbia mai incontrato“, ha scritto Adinolfi, aggiungendo: “Mi lasciò figlio unico e per sempre invischiato in un infinito senso di colpa“.
Di questo trauma Adinolfi aveva già parlato durante la sua partecipazione all’Isola dei Famosi, quando aveva raccontato come il suicidio della sorella avesse cambiato radicalmente la sua vita. “Io da ragazzo facevo atletica leggera, ero magrolino. Mia sorella, l’unica che avevo, si è suicidata. Che si fa della vita quando una persona così cara mi ha detto che non ero più sufficiente? Lì, ogni anno, ho preso 5 chili“, aveva confessato davanti alle telecamere.
Oggi, a distanza di anni, Adinolfi si trova a combattere una battaglia parallela ma speculare: mentre lui lotta contro l’obesità, sua figlia Clara affronta l’anoressia. Una coincidenza crudele che il giornalista ha reso pubblica proprio per sensibilizzare sul tema dei disturbi alimentari.