Cucinare con un occhio al risparmio? Si può. Basta studiare i metodi di cottura che consumano meno energia, quindi meno soldi. Negli ultimi tempo si sta lavorando molto in tal senso: piani a induzione che riducono le dispersioni, pentole a pressione, microonde, slow cooker. Diamo allora un’occhiata.
Il piano a induzione funziona con un sistema elettromagnetico che scalda direttamente il fondo della pentola. Si tratta di un metodo molto veloce, in termini di ebollizione dell’acqua per esempio, rispetto al gas tradizionale. Anche l’efficienza è alta, soprattutto per quei cibi che cuociono in poco tempo. I limiti da considerare riguardano le pentole compatibili e possibili interruzioni di corrente.
La pentola a pressione è ancora un must. Oggi ce ne sono di elettriche pratiche, velocissime e funzionali, per esempio la Instant Pot che ha molte funzioni dalla cottura dei cereali ai legumi, passando addirittura per gli yogurt. Perfette per tutto quello che impiegherebbe molto tempo a cuocersi coi metodi tradizionali. La sua cugina è la slow cooker che cuoce a bassa temperatura per molte ore.

Cuocere senza gas o corrente? Sì, si chiama cottura passiva. Si porta l’acqua a ebollizione, si butta il formato scelto e, dopo pochi minuti di bollitura, si spegne il fuoco lasciando che il calore completi il lavoro. Adatta per chi ha pazienza.
E il microonde? Veloce e pratico utilizza onde elettromagnetiche che penetrano direttamente negli alimenti, cuocendoli in pochi minuti. È perfetto per preparazioni veloci e non troppo elaborate.
L’opzione peggiore? Il forno elettrico. Non è conveniente in termini di consumo e inoltre disperde calore nell’ambiente. Meglio, molto meglio, la friggitrice ad aria che di fatto è un mini forno elettrico (che però può cuocere anche grandi quantità di cibo), ma con minore impatto sulla bolletta dell’elettricità e sulla sostenibilità.