Esistono viaggi in cui guardare dal finestrino diventa più emozionante di raggiungere la meta finale. I treni panoramici italiani offrono esattamente questa esperienza: trasformano lo spostamento in un’avventura visiva attraverso paesaggi mozzafiato, borghi arroccati, montagne imponenti e vallate che cambiano colore con le stagioni. Dalla Liguria all’Alto Adige, dalla Sicilia all’Abruzzo, la rete ferroviaria italiana nasconde autentici gioielli su rotaia che permettono di riscoprire il piacere del viaggio lento.
Questi collegamenti non sono semplici mezzi di trasporto, ma vere e proprie esperienze turistiche che consentono di ammirare territori altrimenti difficili da raggiungere, attraversando parchi naturali, altopiani alpini e coste spettacolari. Molte di queste linee vantano una storia centenaria, con strutture che risalgono all’epoca austroungarica o che sono state riconosciute patrimonio dell’umanità. Scopriamo insieme i dieci treni panoramici più affascinanti d’Italia.
Il 5 Terre Express collega Levanto a La Spezia, nella Liguria di Levante, fermandosi in tutte e cinque le celebri località delle Cinque Terre: Monterosso, Vernazza, Corniglia, Manarola e Riomaggiore. Dal 18 marzo fino al 5 novembre, vengono effettuati 46 collegamenti giornalieri lungo questa tratta costiera che regala scorci sul mare e sui caratteristici borghi arroccati sulle scogliere. È il modo più comodo e suggestivo per visitare uno dei tratti di costa più fotografati al mondo, evitando il traffico delle strette strade litoranee.

In Alto Adige, il Trenino del Renon rappresenta un piccolo gioiello di ingegneria che collega Collalbo e Soprabolzano in appena 18 minuti. Il percorso attraversa l’altopiano del Renon regalando ai passeggeri panorami mozzafiato in mezzo alla natura alpina, con vedute che spaziano sulle Dolomiti e sulla valle sottostante. Questo trenino storico permette di immergersi completamente nell’atmosfera montana dell’Alto Adige, combinando efficienza e bellezza paesaggistica.
La Ferrovia Circumetnea, in servizio dal 1985, offre un’esperienza unica nel suo genere: collega Catania a Riposto seguendo un percorso che costeggia le pendici dell’Etna. Durante il tragitto, i passeggeri attraversano antiche colate laviche, rocce nere, vegetazione mediterranea e colture caratteristiche, raggiungendo un’altitudine massima di quasi mille metri a Rocca Calanna. È un viaggio che permette di comprendere la convivenza millenaria tra l’uomo e il vulcano attivo più alto d’Europa.
Il celeberrimo Trenino rosso del Bernina parte dalla stazione di Tirano, in provincia di Sondrio, e conclude il suo percorso a St. Moritz, in Svizzera, attraversando le Alpi in uno dei tragitti ferroviari più spettacolari al mondo. Durante il viaggio, il convoglio raggiunge l’altitudine record di 2.253 metri sul livello del mare all’Ospizio Bernina, superando ghiacciai, viadotti arditi e curve elicoidali che rappresentano autentici capolavori di ingegneria ferroviaria. Il tracciato è stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO.
In Toscana, il Treno Natura della ferrovia turistica della Val d’Orcia collega Asciano, in provincia di Siena, con Monte Antico, in provincia di Grosseto. Il percorso di 51,2 chilometri attraversa i paesaggi da cartolina della Val d’Orcia, anch’essi tutelati dall’UNESCO, con le loro colline ondulate, i cipressi solitari, i borghi medievali e i campi che cambiano colore secondo le stagioni. È un viaggio che sembra muoversi dentro un quadro rinascimentale.
La Ferrovia della Val Pusteria collega Fortezza a San Candido, in provincia di Bolzano, snodandosi attraverso una delle valli alpine più affascinanti d’Italia. Il percorso offre vedute continue sulle Dolomiti, sui pascoli verdi punteggiati da masi tradizionali e sui boschi di conifere. Questa linea ferroviaria è particolarmente apprezzata dagli escursionisti, che la utilizzano come punto di partenza per numerosi sentieri di montagna.
Soprannominata Transiberiana d’Italia, la Ferrovia dei Parchi collega Sulmona a Castel di Sangro, in provincia dell’Aquila, con fermate a Palena, Alfedena e Scontrone. Questo nome evocativo non è casuale: il tracciato attraversa zone remote e selvagge dell’Appennino abruzzese, passando attraverso il Parco Nazionale della Majella e quello d’Abruzzo, Lazio e Molise. Il viaggio offre la possibilità di avvistare la fauna locale e di immergersi in paesaggi montani incontaminati che ricordano, per vastità e solitudine, le lontane steppe russe.
La Ferrovia della Val Venosta, in Alto Adige, vanta alcune strutture che risalgono all’epoca austroungarica e collega Merano a Malles lungo un percorso di 60 chilometri. La linea attraversa meleti, vigneti, castelli medievali e piccoli paesi di montagna, offrendo uno spaccato autentico della vita alpina. La ferrovia è stata completamente rinnovata ma ha mantenuto il fascino storico delle sue origini ottocentesche.
La Ferrovia Genova-Casella, nota anche come Trenino di Casella, è lunga 25 chilometri e collega il centro di Genova con il comune di Casella attraversando le valli Scrivia e Polcevera. Questo percorso permette di lasciare la città in pochi minuti e di ritrovarsi immersi nella natura dell’entroterra ligure, tra boschi, torrenti e borghi rurali che sembrano sospesi nel tempo. È una fuga perfetta dalla frenesia urbana.
Infine, tra la metà di ottobre e la metà di novembre, la ferrovia Vigezzina Centovalli diventa il Treno del foliage, collegando Domodossola, nel Verbano-Cusio-Ossola, a Locarno, in Svizzera. Il tragitto di 52 chilometri permette di ammirare le calde tonalità autunnali dei boschi che ricoprono le valli, con sfumature che vanno dal giallo dorato al rosso fuoco. È considerato uno dei percorsi ferroviari più suggestivi d’Europa durante la stagione autunnale, quando la natura si trasforma in un caleidoscopio di colori.