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Home » Lifestyle » Perché la tua lavatrice puzza anche dopo il lavaggio? Non conosci questo trucco

Perché la tua lavatrice puzza anche dopo il lavaggio? Non conosci questo trucco

Ecco perché la lavatrice puzza dopo il lavaggio e come risolvere il problema con il metodo dell'aceto a 90 gradi.
RedazioneDi Redazione12 Ottobre 2025
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cestello lavatrice
cestello lavatrice (fonte: Unsplash)
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La lavatrice è uno degli elettrodomestici più utilizzati in casa, eppure può trasformarsi in una fonte di cattivi odori che compromettono la freschezza dei nostri indumenti. Se ti è capitato di estrarre i panni dal cestello e sentire un odore sgradevole nonostante il lavaggio appena concluso, non sei solo: è un problema comune che ha cause precise e, fortunatamente, soluzioni efficaci.

Gli odori sgradevoli provenienti dalla lavatrice sono principalmente il risultato di tre fattori: umidità persistente, accumulo di residui di detersivo e sporco che si deposita nelle parti nascoste dell’elettrodomestico. Questi elementi creano l’ambiente perfetto per la proliferazione di muffe e batteri, responsabili di quel caratteristico odore di chiuso che può impregnarsi anche nei tessuti puliti.

La chiave per risolvere definitivamente il problema non è solo eliminare gli odori esistenti, ma comprendere come prevenirli attraverso una manutenzione regolare e alcune accortezze quotidiane. Vediamo nel dettaglio come affrontare questa situazione partendo dalle aree più critiche.

Il cestello della lavatrice accumula nel tempo residui invisibili di detersivo, ammorbidente e sporco che, combinati con l’umidità, diventano terreno fertile per i batteri. La soluzione più efficace e naturale consiste nell’eseguire periodicamente un ciclo di lavaggio a vuoto ad alta temperatura utilizzando prodotti deodoranti naturali.

Il metodo più collaudato prevede l’utilizzo di aceto bianco o acido citrico. Versa due tazze di aceto bianco direttamente nel cestello vuoto e avvia un ciclo di lavaggio alla temperatura massima, idealmente 90 gradi. Questo procedimento non solo neutralizza i cattivi odori, ma disinfetta anche le pareti interne dell’elettrodomestico, sciogliendo i depositi di calcare che possono trattenere batteri e odori.

ragazza che discute con una lavatrice
ragazza che discute con una lavatrice (fonte: Pixabay)

L’aceto bianco è particolarmente efficace perché la sua acidità naturale contrasta la formazione di muffe e batteri senza danneggiare i componenti della lavatrice. Per risultati ottimali, questo trattamento andrebbe ripetuto almeno una volta al mese, o più frequentemente se utilizzi spesso programmi a basse temperature.

Se c’è un’area della lavatrice che merita attenzione particolare, quella è la guarnizione in gomma attorno al portellone. Questa zona viene spesso trascurata durante le pulizie quotidiane, eppure è proprio qui che si annidano i problemi più seri. Le pieghe della guarnizione trattengono acqua, residui di detersivo e piccoli detriti, creando l’habitat ideale per muffe e batteri.

Dopo ogni utilizzo, è buona abitudine asciugare la guarnizione con un panno pulito, prestando particolare attenzione alle pieghe più profonde. Per una pulizia più approfondita, prepara una soluzione di aceto e acqua calda in parti uguali, imbevi un panno e passa accuratamente su tutta la superficie della guarnizione. Nei casi più ostinati, dove potrebbero essersi formate macchie scure di muffa, utilizza una spazzola a setole morbide per raggiungere ogni angolo.

Questa operazione, se eseguita settimanalmente, previene efficacemente la formazione di odori e prolunga la vita della guarnizione stessa, che altrimenti potrebbe deteriorarsi prematuramente a causa dell’umidità costante.

Uno degli errori più comuni che favoriscono i cattivi odori è chiudere immediatamente il portellone della lavatrice dopo ogni utilizzo. Questo gesto apparentemente innocuo intrappola l’umidità all’interno, impedendo al cestello e alle guarnizioni di asciugarsi completamente.

La soluzione è sorprendentemente semplice: lascia sempre il portellone socchiuso quando la lavatrice non è in funzione. Questo permette la circolazione dell’aria e l’evaporazione dell’umidità residua. Se possibile, mantieni anche il cassetto del detersivo leggermente aperto per lo stesso motivo.

Altrettanto importante è evitare di lasciare i vestiti bagnati nel cestello per periodi prolungati. Se capita di dimenticare un carico, è meglio rilavarlo piuttosto che lasciarlo asciugare naturalmente, poiché i tessuti umidi abbandonati sviluppano rapidamente odori di muffa che si trasferiscono anche all’interno della lavatrice.

Durante i mesi più umidi dell’anno, considera l’utilizzo di un deumidificatore nella stanza dove si trova la lavatrice, oppure assicurati che ci sia un ricambio d’aria adeguato attraverso finestre o ventilazione meccanica.

Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, utilizzare più detersivo non significa ottenere un bucato più pulito. Al contrario, il sovradosaggio di detersivo è una delle cause principali di cattivi odori nelle lavatrici moderne, particolarmente in quelle ad alta efficienza che utilizzano meno acqua.

L’eccesso di detersivo non viene completamente risciacquato durante il ciclo di lavaggio e si accumula nel cestello, nei tubi di scarico e nelle guarnizioni. Questi residui diventano appiccicosi e attraggono sporco e batteri, creando una patina che col tempo produce odori sgradevoli.

La regola d’oro è seguire scrupolosamente le indicazioni del produttore sulla confezione del detersivo, adattando la dose alla durezza dell’acqua della tua zona e al carico di biancheria. Se vivi in un’area con acqua dolce, puoi anche ridurre leggermente la quantità consigliata. Considera inoltre di passare a detersivi ecologici, che tendono a contenere meno agenti chimici e a lasciare meno residui.

Oltre al cestello e alle guarnizioni, altre parti della lavatrice richiedono pulizia regolare per prevenire odori e malfunzionamenti. Il filtro di scarico, solitamente posizionato nella parte inferiore dell’elettrodomestico, dovrebbe essere controllato e pulito ogni due o tre mesi. Questo componente raccoglie piccoli oggetti, pelucchi e residui che, se non rimossi, possono causare ristagni d’acqua e cattivi odori.

Anche la vaschetta del detersivo merita attenzione. Estraila completamente e lavala sotto acqua corrente calda, utilizzando una spazzola per rimuovere i depositi di detersivo e ammorbidente solidificati. Non dimenticare di pulire anche il vano in cui la vaschetta si inserisce, spesso trascurato ma altrettanto soggetto ad accumuli.

Per prevenire la formazione di calcare, che può ostruire i tubi e creare ambiente favorevole ai batteri, esegui ogni due o tre mesi un lavaggio con prodotti anticalcare specifici. La frequenza di questo trattamento dipende dalla durezza dell’acqua della tua zona: più l’acqua è dura, più frequente deve essere il trattamento anticalcare.

Infine, controlla periodicamente che i tubi di drenaggio non siano ostruiti o piegati. Un buon flusso d’acqua è essenziale per evitare ristagni che inevitabilmente generano odori sgradevoli. Se noti che lo scarico è lento, potrebbe essere necessario pulire o sostituire il tubo.

Adottando queste pratiche di manutenzione come routine regolare, non solo eliminerai definitivamente i cattivi odori dalla tua lavatrice, ma ne prolungherai anche la durata e l’efficienza. Un elettrodomestico ben curato garantisce bucati sempre freschi e profumati, contribuendo a creare un ambiente domestico più sano e piacevole. La costanza in queste piccole attenzioni fa la differenza tra una lavatrice problematica e una che funziona perfettamente per anni.

 

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