Una storia che intreccia affetti familiari, convinzioni politiche e scelte testamentarie inaspettate è emersa a Mantova dopo la scomparsa di Pietro Novellini, pensionato di 76 anni deceduto nel 2024. Durante la lettura del testamento davanti al notaio Paola Cavandoli, familiari e interessati hanno scoperto che tra i beneficiari dell’eredità figurava anche la Lega per Salvini Premier, destinataria di un immobile commerciale nel centro storico della città dal valore stimato intorno ai 100mila euro.
La notizia ha destato sorpresa non solo per l’entità del lascito, ma soprattutto perché nessuno nella sede nazionale del partito, in via Bellerio a Milano, sembrava conoscere personalmente Novellini. Un gesto generoso da parte di un uomo che aveva condotto un’esistenza riservata, lontano dai riflettori e dai social media, ma evidentemente legato ai valori e agli ideali del movimento leghista.

Nel documento testamentario, Pietro Novellini ha suddiviso il proprio patrimonio tra tre soggetti: la moglie Clara, la figlia Marianna e il partito politico al quale aveva offerto negli anni il proprio sostegno. Alla moglie ha lasciato l’appartamento in cui la coppia viveva, insieme all’usufrutto di un negozio situato in via Giustiziati, attualmente affittato a un tatuatore. Alla figlia è andata una seconda abitazione nell’hinterland mantovano. Alla Lega, invece, ha donato la nuda proprietà dell’immobile commerciale di circa 51 metri quadrati, l’unico bene ora intestato direttamente al partito.
Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, la scelta di Novellini ha colto di sorpresa anche i vertici del partito. Tuttavia, alcuni leghisti mantovani ricordano la sua presenza discreta ma costante agli eventi locali e alle storiche adunate di Pontida, simbolo dell’identità del movimento. Laureato in matematica e informatico della prima generazione, Novellini aveva sviluppato nel corso degli anni un forte attaccamento ideale alla causa leghista, pur senza mai cercare visibilità o ruoli di primo piano.
La trascrizione formale del lascito è avvenuta il 17 luglio 2025, con l’amministratore federale Alberto Di Rubba che ha accettato il legato a nome della Lega. L’immobile rimane affittato, ma i canoni di locazione vanno alla vedova Clara, come previsto dalle volontà testamentarie di Novellini. Al momento non sono emersi segnali di una possibile vendita dell’immobile, in rispetto delle disposizioni lasciate dal pensionato.
Secondo i rendiconti ufficiali del partito, il valore dell’immobile risulta superiore a ogni singola donazione ricevuta dalla Lega nel corso del 2024.