I gatti hanno accompagnato l’umanità per millenni, conquistando un posto speciale nelle nostre case e, inevitabilmente, nelle nostre tradizioni culturali. Da creature venerate nell’antico Egitto a presunti compagni di streghe nel Medioevo europeo, questi felini hanno accumulato un repertorio straordinario di superstizioni che variano enormemente da paese a paese. Alcune di queste credenze sono familiari, come quella del gatto nero che porta sfortuna o fortuna a seconda della direzione in cui attraversa il nostro cammino. Altre, invece, sono così bizzarre e specifiche da farci guardare il nostro amico a quattro zampe con rinnovata curiosità.
Nel folklore olandese esiste una convinzione particolarmente curiosa: i gatti sarebbero creature pettegole, pronte a rivelare tutti i segreti che ascoltano in casa. Questa credenza ha portato generazioni di olandesi a evitare conversazioni importanti o private quando un gatto è presente nella stanza, per timore che l’animale possa in qualche modo diffondere informazioni riservate. Non è chiaro come si supponga che il gatto comunichi questi segreti, ma la superstizione persiste, dimostrando quanto profondamente radicata sia l’idea che i felini possiedano capacità misteriose che vanno oltre la loro natura animale.
In Giappone, invece, quando un gatto si pulisce il muso con le zampe non sta semplicemente dedicandosi alla toelettatura quotidiana: secondo la tradizione nipponica, questo comportamento indica che stanno per arrivare visitatori inaspettati. Una variante di questa superstizione esiste anche negli Stati Uniti, dove alcuni credono che un gatto intento a pulirsi i baffi annunci la visita imminente di un membro del clero. Queste credenze trasformano un normale comportamento felino in un sistema di allerta sociale, attribuendo ai gatti capacità divinatorie che li rendono quasi dei piccoli oracoli domestici.

L’Italia ha sviluppato una superstizione particolarmente elaborata legata agli starnuti dei gatti. Sentire un gatto starnutire una volta è considerato di buon auspicio, un segno che il denaro sta per arrivare. Se una sposa sente un gatto starnutire il giorno delle nozze, il matrimonio sarà felice e duraturo. Tuttavia, attenzione: se il gatto starnuta tre volte, la fortuna si trasforma in sfortuna e indica che presto vi prenderete un raffreddore. Questa gradazione numerica della fortuna dimostra quanto possano essere dettagliate e complesse le superstizioni popolari, creando un vero e proprio codice interpretativo dei comportamenti felini.
I gatti neri, protagonisti indiscussi del folklore felino mondiale, portano con sé un carico particolare di credenze. Mentre nell’antico Egitto erano associati alla dea Bastet e considerati portatori del suo favore divino, nell’Europa medievale divennero simboli sinistri, presunti familiari delle streghe. Una superstizione marinaresca particolarmente specifica sostiene che se un gatto nero sale su una nave e poi ne scende prima della partenza, l’imbarcazione affonderà durante il viaggio successivo. Curiosamente, un’antica credenza irlandese e britannica sosteneva esattamente il contrario: un gatto nero a bordo era considerato un portafortuna per la nave e il suo equipaggio.
Nel folklore dell’Europa meridionale esiste una credenza macabra che collega i gatti al mondo dei non morti: si dice che se un gatto salta sopra la tomba di una persona, questa si risveglierà come vampiro. Questa superstizione era presa talmente sul serio che, secondo la testimonianza dello scrittore William Henderson risalente alla fine del XIX secolo, durante un funerale in Inghilterra un gatto saltò sopra la bara e nessuno dei presenti fu disposto a muoversi finché l’animale non venne ucciso.
Contrariamente all’immagine moderna della “gattara” (a Taylor Swift fischiano le orecchie) come simbolo di eterna solitudine, la tradizione popolare pennsylvano-tedesca offre una soluzione insolita per le donne ansiose di sposarsi: nutrire il gatto dalla propria scarpa. Sebbene la superstizione non specifichi esattamente cosa dovrebbe accadere dopo questo gesto né come rimuovere il cibo per gatti rimasto nella calzatura, l’idea che possedere un gatto potesse favorire il matrimonio rappresenta un interessante contrasto con le percezioni culturali contemporanee.
Infine, in alcune regioni dell’Indonesia i gatti sono considerati strettamente collegati ai fenomeni meteorologici. Quando le comunità desideravano la pioggia, versavano acqua su un gatto, presumibilmente aspettandosi che l’animale, irritato dal trattamento, provocasse precipitazioni come forma di vendetta. Questa pratica, che confonde causa ed effetto in modo piuttosto evidente, dimostra come le superstizioni possano nascere dall’osservazione di coincidenze casuali che vengono poi trasformate in rituali consolidati.