Aveva 27 anni e si è presentata al Sumberkima Hill Resort a Bali, nel dicembre 2024, richiedendo una villa privata con piscina. Era magrissima ed emaciata: Karolina Krzyzak, influencer polacca e insegnante di yoga, era talmente debole da aver bisogno di essere portata a braccio nella stanza. La sua richiesta era esplicita: durante il soggiorno avrebbe consumato esclusivamente frutta fresca.
Nonostante le ripetute proposte di assistenza medica da parte dello staff, preoccupato per le sue condizioni, l’influencer ha sempre rifiutato categoricamente di vedere un dottore. Per tre giorni ha proseguito con la sua dieta restrittiva, fino a quando un’amica che gestiva un caffè vegano nelle vicinanze ha contattato il resort, allarmata dal silenzio di Karolina con cui aveva concordato un incontro.
Una volta arrivato in camera, il personale ha trovato il corpo ormai senza vita della giovane donna. Le condizioni fisiche erano drammatiche: pesava appena 22 chili, presentava denti in avanzato stato di deterioramento, osteoporosi e una grave carenza di albumina che aveva causato edema e gonfiore ai piedi e agli arti inferiori. A ricostruire l’intera vicenda in tutta la sua drammaticità, a distanza di mesi dalla data del decesso, è stato il magazine The Cut, subito ripreso da numerose testate internazionali.
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Originaria di Varsavia, Karolina si era trasferita nel Regno Unito all’età di 18 anni per studiare all’Università di Leeds. Durante gli anni universitari aveva sviluppato un interesse crescente per lo yoga e il veganesimo, abbracciando successivamente la dieta fruttariana.
La dieta fruttariana è un regime alimentare basato quasi esclusivamente sul consumo di frutta fresca, secca e a guscio, talvolta integrata con semi e verdure crude. Promossa per la sua leggerezza e l’alto contenuto di vitamine, fibre e antiossidanti, può favorire la depurazione dell’organismo e migliorare la digestione. Tuttavia, è una dieta estremamente restrittiva: può causare carenze di proteine, vitamina B12, ferro, calcio e omega-3, con effetti negativi su muscoli, ossa e sistema nervoso. Per questo, è consigliata solo per brevi periodi o sotto stretta supervisione medica.
Nonostante le preoccupazioni dei genitori e una breve degenza in ospedale per un disturbo alimentare nel 2018, Karolina non aveva mai interrotto la sua dieta restrittiva. Sui social media condivideva regolarmente video e immagini di smoothie e bowl di frutta, ricevendo persino elogi per il suo aspetto magro, mentre la sua salute continuava a deteriorarsi in modo evidente.
Al momento della morte, oltre al peso di soli 22 chilogrammi, presentava segni inequivocabili di malnutrizione severa: unghie ingiallite, denti in decomposizione e gonfiore dovuto a carenze proteiche. Gli amici e i conoscenti hanno riferito che soffriva di osteoporosi e carenza di albumina, condizioni direttamente collegate alla malnutrizione prolungata.
Ciò che è importante dire, nel caso di Karolina, è che la sua morte, purtroppo, non può essere ascritta al suo regime alimentare, quanto a un disturbo alimentare. La differenza tra questi due mondi è sostanziale.
Nel caso si stesse vivendo un rapporto difficile con il cibo o si ha paura di soffrire di un disturbo alimentare, chiedere aiuto è un atto di forza, non di debolezza. Occorre rivolgersi a un medico di fiducia o a un professionista esperto nel settore. Grazie.