Dopo quasi due decenni di collaborazione, Andrea Sempio ha deciso di revocare il mandato all’avvocato Massimo Lovati, suo storico difensore nel caso del delitto di Garlasco. La decisione, rappresenta una svolta clamorosa nella vicenda giudiziaria che vede il 37enne accusato dalla procura di Pavia di aver ucciso Chiara Poggi in concorso con altre persone.
La rottura tra Sempio e Lovati non è stata improvvisa. Negli ultimi giorni il 37enne aveva preso tempo per riflettere, probabilmente dopo aver visionato alcune apparizioni televisive del suo legale che hanno suscitato perplessità e disagio. Al centro della controversia ci sono le dichiarazioni rese dall’avvocato in diversi programmi tv e talk show, con un’intervista in particolare che sembra aver fatto traboccare il vaso: quella rilasciata a Fabrizio Corona nel programma Falsissimo.
A confermare la revoca del mandato è stata l’avvocata Angela Taccia, che continuerà a difendere Sempio e che nei prossimi giorni sarà affiancata da un nuovo collega.
Andrea Sempio sta valutando attentamente il sostituto perché ritengo non sia opportuno che io gestisca da sola tutto questo grande caso. È più tutelato con due avvocati e, appena avrà scelto, presumibilmente venerdì daremo il nome.

La Taccia, inoltre, ha tenuto a precisare che i rapporti personali tra Sempio e Lovati rimangono sereni, così come quelli tra lei e l’ex collega. Ma cosa è accaduto esattamente durante l’intervista con Corona? Secondo quanto rivelato dallo stesso Lovati in seguito, l‘incontro con l’ex paparazzo si sarebbe svolto nella sua abitazione in un clima tutt’altro che formale.
Corona avrebbe registrato tutto proponendo all’avvocato di realizzare una fiction, spiegandogli che oggi vanno di moda gli avvocati e non più personaggi come Chiara Ferragni e Fedez. L’idea era quella di farne il protagonista principale, ispirato a Jerry La Rana, un cartone animato il cui personaggio è un avvocato senza scrupoli dedito all’alcol.
Mi versava da bere perché io parlassi con maggiore gusto. Lui mi ha tradito, perché ovviamente l’ha distribuito per altre finalità. Inoltre mi diceva di parlare a ruota libera, di dire tutto ciò che volevo a patto di essere volgare. Poi lui avrebbe pensato a tagliare e montare nuovamente.
Questo sono le parole di Lovati dopo che il filmato registrato è stato reso noto. Ma cosa ha detto di così sconvolgente l’avvocato? Durante quella conversazione, si è lasciato andare a dichiarazioni controverse anche sulla riapertura delle indagini sul caso Garlasco. Secondo il legale, l’iniziativa sarebbe dipesa dal procuratore aggiunto Stefano Civardi, mentre il procuratore Fabio Napoleone avrebbe preferito chiedere l’archiviazione.
Affermazioni immediatamente bollate come false dalla Procura di Pavia, che ha diffuso una nota di smentita precisando i fatti: nel 2023 la Procura ha incaricato il Dipartimento di Genetica Forense dell’Università di Pavia di svolgere accertamenti tecnici, e il 14 febbraio 2024 è stata depositata la richiesta di riapertura delle indagini firmata dal procuratore Napoleone e dai sostituti Andrea Zanoncelli e Valentina De Stefano. Il procuratore aggiunto Civardi si è insediato solo successivamente, nel febbraio 2024.
A questo, poi, si è aggiunta la sua interpretazione assolutamente discutibile del caso di Yara Gambirasio. Lovati, infatti, è arrivato ad ipotizzare una strategia difensiva di Bossetti basata tutta su una relazione intima con la giovane. Di fronte a questo, dunque, la revoca del mandato da parte di Sempio non poteva che essere un evento inevitabile. Anche se Lovati ha sperato fino all’ultimo in una soluzione diversa.
Resta ora da capire chi sarà il nuovo avvocato che affiancherà Angela Taccia nella difesa di Andrea Sempio. La scelta dovrà essere ponderata con attenzione, considerando la complessità del caso e l’alta esposizione mediatica. Nel frattempo, questa vicenda aggiunge un ulteriore capitolo alla lunga e tormentata storia del delitto di Garlasco, dimostrando come anche i rapporti professionali più consolidati possano incrinarsi quando la gestione pubblica di un caso così delicato sfugge di mano.