Piccolo grande amore di Carlo Vanzina finisce con il matrimonio tra i due protagonisti, Marco e Sofia. Un lieto epilogo per una favola in piena regola, con tanto di principessa da salvare. Sofia (Barbara Snellenburg) è l’erede al trono del piccolo regno del Liechtenhaus. Suo padre, re Massilimiano (David Warner) la promette in sposa a Frederick di Sassonia (Adam Barker), con la nemmeno troppo segreta speranza di unire le due monarchie e risanare i conti del suo reame.
Ma Sofia, come ogni ragazza, sogna il vero grande amore. Così, durante una vacanza in Sardegna con il padre e la futura suocera (Susannah York), si libera dal giogo paterno e conosce il bel Marco (Raoul Bova), un istruttore di surf. Sofia diventa Lisa, si fa assumere come barista in uno stabilimento e prova a vivere in serenità una relazione basata sull’amore.
Naturalmente, la sua sparizione indispettisce e non poco il re che assolda un investigatore per trovarla. L’uomo la rintraccia, ma la felicità dura poco. Sofia, infatti, viene rapita da una coppia di malviventi che chiedono un riscatto altissimo. Marco si mette sulle tracce dell’amata e riesce a liberarla, salvo essere scambiato da Sofia per uno dei rapitori. La ragazza torna a casa convinta, a malincuore, a sposare il principe di Sassonia per il bene familiare.
Ma la verità non è mai quel che sembra. Marco scopre che a ordire il rapimento sono stati i due zii di Sofia. Raggiunge la principessa nel Liechtenhaus ma subito è arrestato. Grazie all’intercessione di Ursula, la migliore amica di Sofia, Marco evade e si presenta in chiesa proprio nel momento delle nozze. Non è l’unico colpo di scena della cerimonia, visto che re Massimiliano fa arrestare i responsabili del rapimento della figlia. E dà la sua benedizione alle nozze tra Marco e Sofia.