Esistono oltre 3.000 specie di zanzare, ma poche consumano sangue umano e trasmettono malattie. Le zanzare più pericolose al mondo sono alcune specie di Anopheles, Aedea e Culex. La sola Aedes Aegypti (detta anche zanzara della febbre gialla) è in grado di diffondere filariosi linfatica, Zika, dengue e febbre gialla, per l’appunto. La Anopheles invece è la principale causa della diffusione della malaria.
Le zanzare sono una delle piaghe estive a cui ogni essere umano deve sottostare. Non sono i leoni, le tigri, gli orsi o addirittura i serpenti a causare il maggior numero di morti tra gli animali di tutto il mondo, ma le minuscole zanzare, tra gli esseri più pericolosi che esistano. Come riportato da Understanding Animal Research, la zanzara uccide più persone di qualsiasi altra creatura al mondo. Ancora oggi, quasi un milione di persone all’anno muore per malattie trasmesse dalle zanzare.
Questo insetto fastidioso e dalle lunghe zampe non è solo una seccatura, ma è portatore di molte malattie mortali e debilitanti come la malaria, la dengue, la febbre del Nilo occidentale, la febbre gialla, la Zika, la chikungunya e la filariosi linfatica (nota anche come elefantiasi, una delle principali cause di disabilità al mondo). La zanzara Anopheles, che è il principale diffusore della malaria negli ambienti con clima tropicale e subtropicale, si trova in tutti i continenti tranne l’Antartide e il suo areale si sta estendendo verso nord e verso sud a causa dei cambiamenti climatici. Uccidere le zanzare è quindi un modo ovvio e ingannevolmente semplice per tenere a bada alcune importanti malattie.
L’irrorazione massiccia di insetticidi viene ancora utilizzata per contrastare l’insorgere di malattie trasmesse dalle zanzare, come nel caso dell’arrivo di Zika in Florida, ma i suoi effetti non si limitano alle sole zanzare. Molti altri insetti, tra cui api, farfalle e altri impollinatori, infatti, vengono gravemente colpiti, per cui si cercano misure più mirate. Alle zanzariere da letto, trattate con insetticidi, e prodotte a partire dalla fine degli anni Ottanta, si devono ben due terzi dei sette milioni di vite salvate dalla malaria tra il 2000 e il 2015, soprattutto in Africa. Sono considerate una pietra miliare degli sforzi di prevenzione e controllo della malaria.
Tuttavia, le zanzare stanno diventando resistenti agli insetticidi, sia irrorati in massa che aggiunti alle zanzariere. Sono necessari interventi più efficaci contro le malattie trasmesse dalle zanzare, che si baseranno sempre più sulla conoscenza delle specie locali di zanzare e del loro comportamento di ricerca dell’ospite, nonché su una comprensione più approfondita delle condizioni che aumentano o riducono il rischio di infezione.
Una buona tempistica negli interventi può fare una grande differenza. Idealmente, le popolazioni di zanzare dovrebbero essere ridotte prima che scatenino un’epidemia. Diversi esperimenti su larga scala di utilizzo di zanzare geneticamente modificate per controllare le popolazioni sono in corso in diverse località del mondo. Esistono due approcci principali.
Nel primo, le zanzare maschio sterili vengono prodotte in massa e rilasciate in natura. Questi maschi sterili si accoppiano con le femmine selvatiche che depongono uova sterili che non si schiudono. È stato dimostrato che questo approccio riduce le popolazioni selvatiche fino al 90% in esperimenti con Aedes Aegypti. Il secondo approccio consiste nell’introdurre un gene che, se ereditato, provoca la morte della femmina, ma non del maschio. I maschi geneticamente modificati vengono prodotti e rilasciati in massa. Solo i figli maschi degli accoppiamenti tra i maschi modificati e le femmine selvatiche sopravvivono. Questi si riproducono, diffondendo ulteriormente il gene che uccide le femmine e riducendo la popolazione complessiva di zanzare.
Le zanzare geneticamente modificate sono state utilizzate con successo in alcune zone del Brasile, nelle Isole Cayman, a Panama e in India per controllare le zanzare Aedes Aegypti. Dal 2019 sono state rilasciate oltre un miliardo di zanzare geneticamente modificate. Quando le zanzare geneticamente modificate smettono di essere rilasciate in un’area, la popolazione di zanzare Aedes Aegypti torna lentamente ai livelli normali, quindi il controllo richiede il rilascio regolare di zanzare modificate. Un grande vantaggio è che le zanzare geneticamente modificate riducono soltanto il numero della specie di zanzara bersaglio (ad esempio Aedes Aegypti), e non di altri tipi di zanzare, lasciando gli ecosistemi intatti.