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Home » Spettacolo » Mad World, il significato della canzone dei Tears for Fears

Mad World, il significato della canzone dei Tears for Fears

Il significato del testo di Mad World, brano del 1982 dei Tears for Fears, presente nella colonna sonora di Donnie Darko, in una versione di Gary Jules.
Francesca FiorentinoDi Francesca Fiorentino3 Agosto 2023
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Il significato di Mad World dei Tears for Fears, canzone portata al successo da Donnie Darko nella versione di Michael Andrews e Gary Jules, è legato alla crisi adolescenziale del suo protagonista. Scritta da Roland Orzabal, leader del duo pop inglese nel 1982, quando aveva solamente 19 anni, Mad World, letteralmente mondo matto, racconta dubbi e angosce di un ragazzino come tanti che non riesce a trovare il suo posto nel mondo.

Lo stesso Orzabal, che ha fatto cantare il pezzo al sodale Curt Smith, ha parlato di un sentimento di uno spirito di “menopausa adolescenziale“. Un concetto molto particolare che si riferisce a quel momento in cui si abbandona l’infanzia ma ancora non si sanno gestire tutte quelle nuove sensazioni che si provano.

L’intro della canzone è molto drammatico. Il protagonista della canzone vede davanti a sé tanti esseri umani dal volto familiare, ma consunto e inespressivo, pronti alla “battaglia quotidiana”. Essi però vanno da nessuna parte e i loro bicchieri sono riempiti dalle loro lacrime. Lui stesso dice di nascondere la sua testa, di voler annegare il suo dolore e di non vedere alcun futuro.

All around me are familiar faces
Worn out places, worn out faces
Bright and early for the daily races
Going nowhere, going nowhere
Their tears are filling up their glasses
No expression, no expression
Hide my head, I wanna drown my sorrow
No tomorrow, no tomorrow

Come si può facilmente capire, il testo di Orzabal è intenso e tragico. Forse il verso più celebre, però, è quello in cui il protagonista dice che i sogni più belli mai fatti sono ironicamente quelli in cui moriva. In questo caso, però, non ci sarebbe alcun riferimento al suicidio, ma alla teoria del celebre psicologo Arthur Janov. Secondo Janov gli incubi sono essenziali a liberare il dolore, a purificarsi. Nonostante, tutto, però, quando gli esseri umani girano a vuoto il mondo è davvero folle.

And I find it kind of funny
I find it kind of sad
The dreams in which I’m dying
Are the best I’ve ever had
I find it hard to tell you
I find it hard to take
When people run in circles, it’s a very, very
Mad world, mad world

Non stupisce che la canzone, pur in una versione più struggente e scarna, sia una parte essenziale della soundtrack di Donnie Darko. Mad World sembra fatta apposta per il personaggio principale del film Donnie (Jack Gyllenhaal). Un ragazzino che non riesce a integrarsi in un mondo completamente fuori di testa e violento. A partire dalla scuola, dove trova ben pochi insegnanti in grado di dargli qualcosa.

Ecco perché la frase, “buongiorno prof! Dimmi qual è la mia lezione“. La risposta è solo uno sguardo distratto.

Went to school and I was very nervous
No one knew me, no one knew me
“Hello, teacher! Tell me, what’s my lesson?”
Look right through me, look right through me

Nota conclusiva per il verso finale della canzone che è “Halargian World” (mondo halargiano). La frase è diventata, non si sa come, “enlarge your world” (espandi il tuo mondo).

Come raccontato da Smith, Halarge era un pianeta immaginario inventato da un collaboratore dei Tears for Fears, forse dal produttore Chris Hughes o dal compositore Ross Cullum, durante la registrazione dell’album The Hurting. Il riferimento è stato aggiunto a mo’ di scherzo durante la registrazione e non è stato mai tolto.

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