Edoardo B. nato nel 1999, è il ragazzo che dal luglio 2021 ha organizzato un giro di prostituzione coinvolgendo le sue ex compagne di classe, tre ragazze della Roma bene, incassando una percentuale del 50% (su 200, 300 euro, ma si parla anche di prestazioni pagate 1000 euro) per ogni rapporto sessuale che organizzava. Una delle escort era la ex fidanzata di Edoardo. L’uomo, difeso dall’avvocato Carlo Sartini, è stato condannato a due anni di reclusione, dopo che il suo giro è stato scoperto nel 2022 dalla finanza.
Quello che all’inizio è nato come un gioco, alla fine si è dimostrato essere un lavoro redditizio. Le ragazze, di un’età compresa tra i 18 e i 20 anni, appartengono a famiglie benestanti e facoltose, non avevano certo bisogno di soldi, ma col “gioco” degli incontri potevano comprarsi vestiti e accessori firmati, cellulari nuovi, scarpe griffate. Nessuna di loro veniva obbligata a partecipare agli incontri.
Edoardo B. organizzava per loro appuntamenti, ma solo con persone facoltose: imprenditori, professionisti e boss della malavita.L’uomo offriva le prestazioni delle ragazze attraverso siti specializzati come bakecaincontri, megaescort o escortadvisor. Se gli incontri venivano organizzati in orari notturni, le ragazze dicevano ai genitori che restavano “a dormire da un’amica”. Gli appuntamenti diurni invece venivano organizzati in due alberghi di lusso, con stanze pagate dal cliente, oppure, più saltuariamente, nell’appartamento preso in affitto da Edoardo B. all’Infernetto. “All’inizio” – ha spiegato l’uomo alla finanza – “Si faceva solo carsex (cioè, sesso in auto ndr) poi hanno cominciato a sfruttare appartamenti e hotel”. L’attività ingrana ad un livello tale, che si spinge ad organizzare incontri anche a Milano.
Una delle ragazze ha raccontato a Repubblica – come rilancia anche Dagospia – che era stata contattata da Edoardo, dopo che lei si era lasciata con il suo fidanzato. Lei e Edoardo si erano incontrati in un centro commerciale per discutere della proposta di entrare a far parte del suo giro di ragazze e lei aveva preso un po’ di tempo per decidere. Non ha bisogno di soldi, ma il “gioco” la incuriosiva e ha accettato, a patto che le sue foto non circolassero ovunque. “Da quel momento abbiamo scattato alcune foto in intimo senza faccia, in un appartamento a Prati che poi venivano caricate sempre da lui su diversi siti, il mio nickname era “Asia”. Edoardo per me è sempre stato come una figura protettiva”