Michela Murgia ha sposato Lorenzo Terenzi qualche settimana prima di morire, per tutelare legalmente il suo compagno. Il rito civile si è svolto in articulo mortis, ovvero in punto di morte, ed è stato voluto dai due sposi esclusivamente per motivi di opportunità. La scrittrice è morta il 10 agosto 2023 a causa di un carcinoma renale al quarto stadio,
“Se avessimo avuto un altro modo per garantirci i diritti a vicenda non saremmo mai ricorsi a uno strumento così patriarcale e limitato, che ci costringe a ridurre alla rappresentazione della coppia un’esperienza molto più ricca e forte, dove il numero 2 è il contrario di quello che siamo”, aveva raccontato Michela Murgia sul suo profilo Instagram.
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Dunque, non una festa ma un modo per garantire i diritti del coniuge, regista e musicista di 35 anni, conosciuto nel 2017 durante uno spettacolo teatrale. “Il rito che avremmo voluto ancora non esiste. Ma esisterà e vogliamo contribuire a farlo nascere. Tra qualche giorno nel giardino della casa ancora in trasloco daremo vita alla nostra idea di celebrazione della famiglia queer”, aveva poi aggiunto la scrittrice, riferendosi alla grande festa condivisa con gli altri membri del suo nucleo.
Le nozze Murgia-Terenzi si sono svolte, come detto, in articulo mortis. Un rito regolato dall’articolo 101 del Codice Civile. Secondo cui “nel caso di imminente pericolo di vita di uno degli sposi, l’ufficiale dello stato civile del luogo può procedere alla celebrazione del matrimonio senza pubblicazione e senza l’assenso al matrimonio, purché gli sposi prima giurino che non esistono tra loro impedimenti non suscettibili di dispensa”.