Il significato del titolo di The Hateful Eight, “I detestabili otto” contiene in sé diversi riferimenti al film stesso e ai suoi protagonisti; individua innanzitutto gli otto personaggi al centro della narrazione, che, divisi in due gruppi da quattro, si ritrovano nella taverna di Minnie e danno libero sfogo alle reciproche acredini, esibendo ciascuno il proprio carattere sgradevole. In inglese, infatti, il termine “hateful” significa sia “odioso”, “detestabile”, sia “pieno di odio. Tarantino, nella sua storia western in una stanza, fa sì che i conflitti tra i vari personaggi esplodano senza remore.
Attenzione, seguono spoiler sul film. E sebbene non sembri esserci tra i fan del film unanime consenso su chi effettivamente far rientrare a pieno titolo nel gruppo dei “detestabili otto”, è in realtà stato lo stesso Tarantino a fugare ogni dubbio a riguardo, con un’apposita “legenda” rilasciata durante la campagna marketing del film. Secondo questa nomenclatura, fanno parte degli otto Marquis Warren, John Ruth, Chris Mannix, Daisy Domergue, Osvaldo Mobray, John Gage, Bob il messicano e il generale Smithers. Restano esclusi dal novero O.B., conduttore della diligenza di John Ruth, che pure trova la morte in locanda, e Jody Domergue, capo dell’omonima banda che, pur avendo organizzato il piano di liberazione, non partecipa di fatto alle attività che si svolgono in taverna.
Ma il titolo del film è anche un omaggio al genere cinematografico cui appartiene e a uno dei suoi capolavori indiscussi; il richiamo a I magnifici sette, di John Sturges, è evidente. A proposito delle influenze western, Tarantino aveva dichiarato: “In molte delle serie western che guardavo da bambino, ogni stagione aveva un paio di episodi in cui un cattivo, interpretato da un attore famoso, sequestrava tutti all’interno di un locale; avevo già trasposto questa dinamica ne Le Iene… una situazione in cui non esistono eroi, e la bussola etica è andata del tutto persa”: ultimo, curioso riferimento: The Hateful Eight è l’ottavo film della carriera di Tarantino regista, se si considerano i due capitoli di Kill Bill come un film unico, come appunto ha canonizzato lo stesso Tarantino: “Tecnicamente, l’abbiamo fatto uscire in due parti, ma io le ho girate insieme. Si tratta di un film unico“.