Il sindaco del rione Sanità, film diretto da Mario Martone nel 2019, finisce con la morte di Don Antonio Barracano, al termine di una cena organizzata per riportare la pace nel quartiere. Ispirata all’omonimo lavoro teatrale di Eduardo De Filippo, l’opera di Martone è ambientata a Napoli, dove vive Don Antonio Barracano (Francesco Di Leva), figura temuta e rispettata nata nel rione Sanità, di cui è considerato a tutti gli effetti Sindaco. Questo per la sua capacità di dirimere contrasti di ogni genere, anche con metodi poco ortodossi. Una notte sua moglie viene assalita dal loro rottweiler. Contestualmente, due piccoli criminali, ‘O Nait e Palumbo, partecipano a una sparatoria in cui Palumbo resta ferito.
Viene così trasportato nella villa di Barracano, dove, in attesa di dare un senso alla disputa con ‘O Nait, viene curato da un dottore che lavora per il Sindaco. Proprio il medico (Roberto De Francesco) chiede a Don Antonio di poter partire per l’America per ricominciare una nuova vita, lontano dalla camorra. Barracano gli nega questa opportunità. E il mattino seguente punisce entrambi i malavitosi per la sparatoria. Poi obbliga l’usuraio Pasquale, detto O’ Nasone a estinguere il debito dovuto da Vicienzo ‘O Cuozzo.
Nell’andirivieni di gente che si presenta a casa Barracano per avere consiglio, l’uomo deve confrontarsi con Rafiluccio Santaniello, un giovane che vorrebbe uccidere suo padre Arturo (Massimiliano Gallo), noto pasticcere. Un gesto frutto del disprezzo nei confronti dell’uomo che, dopo la morte della moglie, ha cacciato di casa il figlio, nonostante la gravidanza della fidanzata. Barracano, colpito dalla rivelazione di Rafiluccio, chiede di poter parlare con Arturo, per sentire la sua campana.
Il confronto con Arturo spinge Don Antonio a raccontare la sua storia di ragazzo umile, desideroso di vendetta nei confronti dell’uomo che lo aveva riempito di botte per aver scavalcato la sua proprietà. Durante il colloquio Arturo parla delle ragioni che lo hanno portato a diseredare il figlio, un perdigiorno irrispettoso della madre.
Barracano, allora, preme affinché i due si riconcilino, ma Arturo rifiuta di accettare consigli da un uomo che reputa un criminale. Offeso dalla decisione, Barracano chiede comunque a Rafiluccio di desistere dal terribile proposito. Gli offre così un lavoro e dei soldi. Il ragazzo, spinto dal desiderio di vendetta, non promette nulla, anzi.
Barracano corre ad avvisare Santaniello del pericolo imminente, ma l’uomo lo accoltella, perché aveva paura di essere ucciso dal Sindaco. A questo punto Barracano obbliga il Dottore a non rivelare l’accaduto, nonostante la gravità della sua ferita, per timore di ritorsioni su Santaniello. Allo stremo delle forze organizza una cena a cui invita le persone incontrate durante il giorno.
Barracano dà il permesso al Dottore di andare in America. Rafiluccio comunica di non voler più uccidere suo padre e di voler vivere in maniera onesta. Per premiarlo, il Sindaco gli dà dei soldi, facendogli credere che sono da parte del padre. Si presentano anche Santaniello senior, a cui fa saldare la cifra anticipata al figlio, ‘O Cuozzo, ‘O Nasone, ‘O Nait e Palummiello. Il Sindaco fa in modo che nessuno di loro abbia più conti in sospeso. Muore sereno.