Quando pensiamo al pesce, ci viene in mente un alimento sano, ricco di omega 3 e proteine. Ma esiste una specie che può trasformare la tua cena in un viaggio psichedelico involontario. Si chiama salpa (nome scientifico Sarpa salma) e assomiglia a un’orata comune, eppure nasconde un segreto inquietante.
Questo pesce viene pescato in tutto il Mediterraneo e lungo le coste africane, finendo spesso nei piatti dei ristoranti della Costa Azzurra. La maggior parte delle persone che lo mangia non nota nulla di strano, ma alcuni sfortunati commensali hanno vissuto esperienze terrificanti: allucinazioni visive e sensoriali molto intense che possono durare anche 36 ore.
Gli scienziati chiamano questo fenomeno ittioalleinotossismo, un tipo di intossicazione alimentare che si manifesta dopo aver mangiato il pesce. I sintomi compaiono nelle ore successive al pasto e possono includere visioni spaventose, rumori inesistenti e una totale perdita del contatto con la realtà.

Il primo caso documentato risale al 1982, quando una famiglia a Marsiglia cucinò delle salpe alla brace senza rimuovere le interiora. Risultato? Dieci ore di visioni di animali aggressivi che li attaccavano. Nel 1994, un turista quarantenne in Costa Azzurra ordinò il pesce al ristorante e il giorno dopo iniziò ad avere nausea e debolezza muscolare. Decise di fare un giro in auto, ma dovette fermarsi quando vide la sua macchina assalita da insetti enormi (che ovviamente non esistevano). Finì in ospedale e si riprese dopo 36 ore, senza ricordare niente.
Il caso più estremo? Un novantenne di Saint Tropez che nel 2002 cucinò e mangiò la salpa a casa sua. Per tre giorni fu tormentato da creature volanti che emettevano suoni stridenti.
La parte più pericolosa è la testa del pesce, mentre il resto del corpo sembra sicuro. Gli effetti allucinogeni derivano da un’alga di cui si nutre il pesce, la Caulerpa taxifolia, che in certi periodi produce sostanze tossiche. Queste tossine si accumulano nel fegato e negli organi interni dell’animale, rendendoli particolarmente pericolosi.
Curiosamente, l’intensità della tossicità varia durante l’anno: i maggiori avvelenamenti si verificano in autunno. Tuttavia, i ricercatori non hanno ancora identificato con certezza quali composti chimici causino le allucinazioni. Alcune teorie puntano su sostanze simili all’LSD o alla DMT (dimetiltriptamina), entrambi potenti allucinogeni.