La Corea del Sud sta per approvare in maniera definitiva un disegno di legge covato da decenni ma che soltanto negli ultimi tre anni ha trovato l’iter legislativo adatto affinché diventasse realtà: il paese asiatico sta per bandire l’allevamento, la macellazione e la vendita della carne di cane. Dopo la firma presidenziale ed alcuni necessari passaggi burocratici, questo disegno di legge approvato dal Parlamento nazionale sarà finalmente vigente in maniera ufficiale.
Una tradizione culturale, quella del consumo della carne di cane, che negli ultimi decenni era diventato motivo di profondo imbarazzo per i cittadini della Corea del Sud. Per fortuna che a partire dal 2020 un disegno di legge fortemente promosso in tandem dal People Power Party, la coalizione di destra attualmente al potere in Corea del Sud, e dal Partito Democratico sta per mettere fine a questa barbarie verso esseri viventi che nel mondo occidentale da sempre vengono considerati come animali da compagnia con diritti e tutele adeguate. Come spiega La Repubblica, questa legge è stata appovata dall’Assemblema Nazionale con un voto schiacciante di 208-0 a favore, e prevede nello specifico una pena fino a 2 anni di reclusione o una multa fino a circa 14.000 euro per l’allevamento e la vendita di cani a scopo alimentare, e fino a 3 anni di reclusione o una multa fino a circa 21.000 euro per l’uccisione di cani a scopo di consumo sulle tavole degli esseri umani.
Una decisione attesa da decenni che allinea la Corea del Sud ad altri paesi asiatici che hanno bandito legalmente la vendita, la macellazione ed il consumo di carne, come ad esempio Hong Kong, il Taiwan, le Filippine, l’India, la Thailandia e Singapore, oltre alle città di Shenzhen e Zhuhai nella Cina continentale, la provincia di Siem Reap in Cambogia e 45 città, reggenze e province dell’Indonesia. Il consumo di carne di cane è da tempo parte della cultura coreana, tanto che ebbe un peso importantissimo durante e alla fine della brutale Guerra di Corea del 1950-1953 come elemento fondamentale del nuovo piano di emergenza per l’alimentazione nazionale. Un legaccio culturale però ancora duro da abbandonare nel Paese asiatico, tanto che un recente sondaggio rivela non solo che ormai la stragrande maggioranza dei cittadini sud-coreani non mangia più carne di cane, ma che ancora un cittadino su tre continua ad opporsi al divieto.