C’è un modo semplice per riconoscere uno squalo da un delfino, se è in acqua e sta tutto nel movimento della pinna. La pinna del delfino va su e giù, mentre quella dello squalo si muove a pelo dell’acqua in modo continuo. Lo ha spiegato la biologa marina Lisa Stanzani, in un’interessante intervista su Il Messaggero.
Il motivo per il quale delfini e squali si muovono diversamente, in acqua, è tutto nelle loro origini, spiega Stanzani a Il Messaggero: “Anche i delfini hanno la pinna, escono dall’acqua per respirare. Ma hanno un modo di muoversi completamente diverso. Rispetto agli squali hanno antenati diversi e una colonna vertebrale differente da quella dei pesci. I delfini hanno un modo di muoversi più assimilabile alla corsa del ghepardo. Questo perché hanno antenati terrestri. I pesci invece nuotano su di un piano orizzontale. La pinna dello squalo quindi non fa sopra e sotto, ma si muove a pelo d’acqua in modo continuo”
In ogni caso, spiega Stanzani, non bisogna avere paura degli squali e “non c’è un allerta squalo”. Il recente interesse mediatico per queste creature è dovuto a casi di cronca più eclatanti, come quello dello squalo che ha ucciso un uomo nel Mar Rosso, oppure l’avvistamento di uno squalo a Livorno e i recenti avvistamenti in Sicilia.
E a dispetto dei frequenti avvistamenti recenti, rilanciati dai social, gli squali sono in forte declino. “Se scomparissero sarebbe un problema. Perché sono al vertice della catena alimentare. Peraltro sono in forte declino. Quindi non solo non dobbiamo avere paura, ma dobbiamo far sì che non diminuisca il numero di queste specie”