Per decenni, un’insolita impronta nel marciapiede di West Roscoe Street a Chicago ha incuriosito residenti e passanti. Con una zampa anteriore allungata e la coda disposta ad angolo, la sagoma impressa nel cemento sembrava raccontare la storia di una creatura sfortunata caduta sulla superficie ancora fresca. Proprio come un cartone animato. Soprannominato “Chicago rat hole” (letteralmente buco del topo di Chicago) dai cittadini e poi ribattezzato “Splatatouille” in un contest pubblico, per un divertente gioco di parole tra Ratatouille, l’adorabile topo chef della Pixar e lo “spiaccicamento”, questo curioso fenomeno ora ha una spiegazione scientifica.
Un team di ricercatori dell’Università del Tennessee di Knoxville ha condotto un’indagine approfondita per identificare con precisione l’animale responsabile dell’impronta. E la risposta è uno scoiattolo grigio orientale. Almeno così la pensa il dottor Michael Granatosky, primo autore dello studio pubblicato sulla rivista Biology Letters. La rivelazione non solo risolve un mistero urbano diventato virale sui social media nel 2024, ma offre anche preziose lezioni sulla difficoltà di interpretare le tracce fossili.
Già, perché il pezzo di marciapiede dove si trovava l’impronta è stato rimosso. Questo non ha impedito, però, ai ricercatori di condurre le loro analisi.

Il metodo applicato è stato rigoroso e sistematico. Hanno esaminato una lista di 37 specie di mammiferi osservate a Chicago, escludendo quelle molto rare o prive delle caratteristiche visibili nell’impronta. Otto specie sono rimaste nella rosa dei candidati: il topo marrone, lo scoiattolo grigio orientale, lo scoiattolo volpe, lo scoiattolo orientale e il topo muschiato, tra gli altri. Utilizzando le fotografie disponibili, il team ha misurato caratteristiche anatomiche come la larghezza della testa, confrontandole con le misurazioni di pelli museali preparate di ciascun candidato.
L’analisi ha rivelato che lo scoiattolo grigio orientale, lo scoiattolo volpe o il topo muschiato presentavano le misurazioni più vicine all’impronta. Tuttavia, considerando la maggiore diffusione dello scoiattolo grigio orientale nell’area urbana di Chicago rispetto alle altre due specie, i ricercatori hanno concluso che questa fosse la vittima più probabile.
Ma come ha fatto a lasciare la sua impronta? Il cemento doveva essere bagnato quando l’impronta fu creata, una situazione più probabile durante il giorno, quando gli scoiattoli sono tipicamente attivi, a differenza dei topi che tendono a muoversi di notte. Inoltre, l’animale sembra essere caduto da un’altezza considerevole, ipotesi rafforzata dalla presenza di alberi nelle vicinanze. La diffusione del cemento non ancora solidificato potrebbe spiegare perché l’impronta risulti leggermente più grande di quanto ci si aspetterebbe per uno scoiattolo di quelle dimensioni.
Mistero risolto.