La lumaca mela, o Pomacea canaliculata, è un genere di molluschi d’acqua dolce, appartenente alla Famiglia Ampullariidae, molto pericoloso per le coltivazioni di riso e per gli ecosistemi acquatici. Tra le sue caratteristiche più originali, c’è la produzione di uova rosa. Possono sembrare carine e particolari, ma sono in realtà un organismo nocivo soggetto a quarantena.
La Pomacea è originaria dell’America del Sud, ma si trova anche nel sud-est asiatico e negli Stati Uniti. Nei primi anni 2000 gli esperti hanno avvistato esemplari di lumaca mela in Europa, in particolare in in Catalogna (Spagna) nel delta del fiume Ebro.
Si chiama così per la forma particolare della sua conchiglia, che può anche raggiungere le dimensioni di un pomo. Si riproducono rapidamente e, per la loro adattabilità, possono causare gravi danni agli ecosistemi acquatici e all’agricoltura. Esse infatti si nutrono di piante acquatiche e terrestri, alghe e detriti vegetali. Ecco perché, all’interno di una risaia, possono essere nefaste. Depongono uova rosa in grandi quantità e sono resistenti alla siccità. Non avendo predatori in natura che possano eliminarle, le lumache mela godono di una certa immunità.
La colorazione del mollusco può essere uniforme o striata e variare dal marrone opaco fino a colori molto vivaci. Le uova sono deposte fuori dall’acqua in mucchi/grappoli gelatinosi di colore rosa luminoso o anche rossastro. In genere una lumaca depone da 300 a 800 uova, poste su piante, pilastri in cemento o legno, barche, pietre e molte altre superfici al di fuori dell’acqua. Una volta nate crescono molto velocemente. Una volta diffuse, possono davvero ridurre le piante all’interno di una risaia, poiché si nutrono sia di foglie che dei semi. A essere infestate sono in particolare il riso (Oryza sativa) e il taro (Colocasia esculenta).
Nel caso si trovassero delle uova rosa, bisogna avvertire le autorità preposte, ovvero il Servizio Fitosanitario Nazionale o Regionale, per attivare la procedura di eliminazione.