Qualche urlo, un fuggi fuggi generale e un po’ di paura, ma lo squalo verdesca che ha fatto la sua comparsa a Marinella di Sarzana, La Spezia, non è pericoloso per gli esseri umani. Se si calcola che dal 1980 al 2013 si sono registrati un totale di 13 attacchi, con 4 morti, (e comunque in circostanze molto particolari, ad esempio in seguito a incidenti aerei), si comprende benissimo come sia un predatore disinteressato all’uomo. La verdesca, insomma, tende a mordere un umano solo per capire se si tratta di qualcosa di commestibile. E di certo non va a cercarlo per mangiarlo.
Malgrado ciò, il bagnino dello stabilimento Odessa si è comportato in maniera impeccabile ad allontanare i bagnanti dall’acqua, chiamando gli uomini della capitaneria di porto di Foce del Magra. Dopo poco, però, lo squalo lungo circa un metro e mezzo si è allontanato da solo.
La verdesca, nota anche come squalo azzurro, è una specie oceanica diffusa nelle acque temperate e tropicali di tutto il mondo, ad eccezione dell’Antartide. Si tratta di pesci che amano le acque profonde e calde. Il loro corpo è snello e affusolato, dotato di pinne pettorali allungate e strette. Il colore del dorso è blu scuro, più chiaro sui fianchi, mentre il ventre è bianco.
La verdesca è ovovivipara. Le femmine che possono partorire da 4 a 135 avannotti (cuccioli di pesce) alla volta dopo una gestazione di 9-12 mesi. Gli esemplari adulti possono raggiungere dimensioni notevoli, con maschi che arrivano mediamente tra 1,82 e 2,82 metri e femmine tra 2,2 e 3,3 metri di lunghezza. I più grandi esemplari registrati superano i 3,8 metri di lunghezza e possono pesare fino a 392 kg.
Questi squali si nutrono di calamari, seppie, polpi e una varietà di pesci ossei, oltre a carcasse di mammiferi marini e anche uccelli marini. Sono conosciuti per inseguire reti da pesca per catturare prede in fuga e cacciano in gruppo per facilitare la cattura delle prede.
Come detto, non sono pericolosi per gli uomini. Semmai, è vero il contrario visto che la verdesca è sottoposta a pesca intensiva. Ogni anno milioni di animali vengono uccisi per scopo alimentare. Si usa, infatti, nella zuppa di pinne di squalo. E viene spacciata per carne di pesce spada. O per fornire materiali per la pelletteria o la farina di pesce.