I vegani, ovvero le persone che hanno scelto di eliminare qualsiasi prodotto animale dalla loro alimentazione, non mangiano latte e uova per scelta etica. Nella loro idea sia la produzione di uova e latte, così come quella di carne e pesce, è un crudele sfruttamento degli animali. A differenza dei latto ovo vegetariani, che pur non mangiando né carne né pesce, consumano latte e derivati e uova, le persone vegane per quanto possibile e praticabile, sono contrarie a ogni forma di sfruttamento e di crudeltà verso gli animali. Non indossano capi in pelle, non usano prodotti per l’igiene della casa e personale con all’interno prodotti animali. Sono contrarie ai circhi, agli acquari e ai maneggi. E più in generale a tutte quelle attività che sfruttano gli animali.
Il latte e i formaggi
Il latte è prodotto dalle mucche. Ma una mucca per produrre latte deve essere ingravidata. Questo vuol dire che viene sottoposta a cicli di inseminazioni continue, per partorire una volta all’anno. Il latte prodotto, però, non può andare al vitello che, naturalmente affamato, rappresenta un pericolo per la catena produttiva. E per questo viene allontanato dalla madre.
Se il cucciolo è femmina, torna a far parte del ciclo produttivo del latte. Al contrario, il vitellino viene allevato per sei mesi e poi abbattuto. Quando poi la fase produttiva della mucca finisce, fisiologicamente verso i 5 anni di età, la mucca è destinata al macello.
Nella produzione di formaggio, poi, spesso si utilizza caglio animale. Solitamente questa sostanza si preleva dallo stomaco dei bovini morti.
Le uova
Anche le galline impiegate nella produzione di uova fanno parte di un ciclo intensivo. Esse producono uova a ritmi innaturali per sostenere la richiesta del mercato. Solitamente una gallina fa 100 uova l’anno. Invece, all’interno di un allevamento intensivo, la sua produzione passa a 300 all’anno. In condizioni igieniche carenti.
Non appena la loro produttività cala, poi, le ovaiole vengono mandate al macello. I pulcini maschi, considerati scarti di produzione, vengono uccisi a un giorno di vita. Le femmine, invece, vengono reinserite nella catena di produzione delle uova.