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Home » Ambiente » Animali » Perché i vegani non mangiano latte e uova?

Perché i vegani non mangiano latte e uova?

Alimentazione o scelta morale? Proviamo a capire cosa spinge i vegani a non mangiare né latte né uova, a differenza dei vegetariani.
Francesca FiorentinoDi Francesca Fiorentino20 Aprile 2024
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Pane formaggio e uova
Pane formaggio e uova (fonte: Unsplash)
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I vegani, ovvero le persone che hanno scelto di eliminare qualsiasi prodotto animale dalla loro alimentazione, non mangiano latte e uova per scelta etica. Nella loro idea sia la produzione di uova e latte, così come quella di carne e pesce, è un crudele sfruttamento degli animali. A differenza dei latto ovo vegetariani, che pur non mangiando né carne né pesce, consumano latte e derivati e uova, le persone vegane per quanto possibile e praticabile, sono contrarie a ogni forma di sfruttamento e di crudeltà verso gli animali. Non indossano capi in pelle, non usano prodotti per l’igiene della casa e personale con all’interno prodotti animali. Sono contrarie ai circhi, agli acquari e ai maneggi. E più in generale a tutte quelle attività che sfruttano gli animali.

Il latte e i formaggi

Un gruppo di mucche
Un gruppo di mucche (fonte: Unsplash)

Il latte è prodotto dalle mucche. Ma una mucca per produrre latte deve essere ingravidata. Questo vuol dire che viene sottoposta a cicli di inseminazioni continue, per partorire una volta all’anno. Il latte prodotto, però, non può andare al vitello che, naturalmente affamato, rappresenta un pericolo per la catena produttiva. E per questo viene allontanato dalla madre.

Se il cucciolo è femmina, torna a far parte del ciclo produttivo del latte. Al contrario, il vitellino viene allevato per sei mesi e poi abbattuto. Quando poi la fase produttiva della mucca finisce, fisiologicamente verso i 5 anni di età, la mucca è destinata al macello.

Nella produzione di formaggio, poi, spesso si utilizza caglio animale. Solitamente questa sostanza si preleva dallo stomaco dei bovini morti.

Le uova

Galline un gallo e le uova
Galline, un gallo e delle uova (fonte: Unsplash)

Anche le galline impiegate nella produzione di uova fanno parte di un ciclo intensivo. Esse producono uova a ritmi innaturali per sostenere la richiesta del mercato. Solitamente una gallina fa 100 uova l’anno. Invece, all’interno di un allevamento intensivo, la sua produzione passa a 300 all’anno. In condizioni igieniche carenti.

Non appena la loro produttività cala, poi, le ovaiole vengono mandate al macello. I pulcini maschi, considerati scarti di produzione, vengono uccisi a un giorno di vita. Le femmine, invece, vengono reinserite nella catena di produzione delle uova.

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