La Giornata Mondiale dell’Albero, celebrata ogni anno il 21 novembre, è un’occasione importante per riflettere sull’importanza fondamentale che questi giganti hanno per il nostro pianeta. Ma perché proprio questa data? Iniziamo con il dire che scelta non è stata casuale. Nel 1951, infatti, con una circolare ministeriale, si stabilì che la “Festa dell’Albero” si dovesse svolgere il 21 novembre di ogni anno, con la possibilità di spostarla al 21 marzo nei comuni di alta montagna. Una scelta influenzata, probabilmente, da diversi fattori come il periodo autunnale, ideale in molte zone per mettere a dimora le piante nuove.
Data a parte, però, la sensibilizzazione verso l’elemento verde del pianeta ha delle origini lontane. Tutto ha inizio negli Stati Uniti, nel 1872, quando il governatore del Nebraska, J. Sterling Morton, istituì l’Arbor Day, una giornata dedicata alla piantagione di alberi. L’iniziativa nacque come risposta ai disastri naturali causati dalla deforestazione e si diffuse rapidamente in tutto il paese.
Negli anni successivi, questa usanza si estese anche in Europa e raggiunse l’Italia. Fu nel 1898 che, grazie all’iniziativa del ministro della Pubblica Istruzione Guido Baccelli, si celebrò la prima “Festa dell’Albero” nel nostro Paese. L’obiettivo era quello di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di preservare i boschi e di promuovere la cultura arborea.