Il 4 ottobre 2023 un Airbus A321, è partito da Stansted in direzione Orlando in Florida senza due finestrini e l’adrenalinica scoperta è stata fatta a decollo avvenuto a ben 3mila metri di altezza. Un particolare che ha costretto ad un immediato atterraggio di emergenza dopo solo 36 minuti dalla partenza.
Fortunatamente il velivolo non viaggiava a carico pieno visto che erano presenti solo nove passeggeri, 3 piloti, un ingegnere, un responsabile del carico e 6 membri dell’equipaggio di cabina. Il suo, infatti, non era un volo di linea ma commerciale.
Ad accorgersi di questa grave mancanza, comunque, sono stati proprio alcuni passeggeri avvertendo troppo rumore in cabina e, soprattutto, una temperatura eccessivamente fredda. A comprendere, poi, la pericolosità della situazione è stato il responsabile di carico. Secondo la sua testimonianza, infatti, all’interno dell’aereo si avvertiva un rumore talmente forte da essere dannoso per l’udito.
Avvisati del problema, i piloti hanno cominciato a decellerare iniziando le procedure necessarie per tornare in aeroporto. Ma com’è stato possibile un errore così grave? Stando al bollettino stilato dopo l’ispezione, due interi gruppi di finestrini erano mancanti. Unico elemento ancora presente era la lastra di plastica che li separa dai passeggeri. La causa, poi, sarebbe da imputare alle alte temperature cui è stata esposta quella parte del velivolo, portando alla deformazione dell’alloggiamento dei finestrini.
Inutile dire che si è trattato di un avvenimento grave e che avrebbe potuto causare una tragedia fortunatamente evitata grazie alla prontezza dei passeggeri e del personale a bordo.
Ultimamente, tra le notizie di attualità, quelle su folli viaggi in aereo si sprecano: a maggio, un uomo in Corea del Sud, ha aperto il portellone mentre l’aereo era in volo; a Palermo invece il decollo di un volo è stato interrotto più volte a causa degli attacchi di panico di una passeggera.