“L’Ucraina dovrebbe alzare bandiera bianca”. Con queste parole Papa Francesco ha ultimamente sottolineato, ancora una volta, l’importanza di perseguire l’obiettivo di pace tra l’Ucraina e la Russia, due nazioni protagoniste di un conflitto che ancora va avanti dal febbraio 2022. Ma qual è il vero significato del termine bandiera bianca del Pontefice che negli ultimi giorni stanno generando polemica ed indignazione? Con queste parole, Papa Francesco faceva riferimento alla necessità per l’Ucraina di intraprendere negoziati di pace con Putin per salvare il maggior nuemero di vite innocenti, non faceva di certo riferimento alla resa.
Parole quelle pronunciate recentemente dal Capo della Chiesa Cattolica, che hanno dato il via ad alcune reazioni sgomente e contrariate, perché in quel termine inteso come “resa incondizionata” si è letta la volontà da parte del pontefice di rendere la Russia la vincitrice di questa guerra di logoramento ai danni dell’Ucraina vessata e guidata dal Presidente Zelensky. Ma come tiene a precisate Il Post, il direttore della sala stampa vaticana ha poi precisato che con la metafora della “bandiera bianca” il Papa voleva parlare di negoziazioni e non di resa; il problema della parole di Papa Francesco che hanno creato polemiche ed indignazione sta nell’ambiguità del termine stesso per “bandiera bianca” che noi associamo nella cultura popolare.
La bandiera bianca, simbolo di resa o come volontà di estraneità ad un conflitto, è citato esplicitamente nel diritto internazionale umanitario: il modo in cui dev’essere utilizzata è formalizzato nell’Articolo 32 delle Convenzioni dell’Aia del 1899 e del 1907. L’articolo specifica che chi si presenta con una bandiera bianca è “autorizzato da uno dei belligeranti a entrare in trattative con l’altro” e “ha diritto all’inviolabilità”.
Pare inoltre che le prime testimonianze storiche di un lenzuolo o di una stoffa di colore bianco come segno di resa risalgano a qualche decennio dopo la nascita di Cristo, addirittura nei documenti scritti appartenenti alla dinastia Han cinese, che ha regnato in Asia dal 25 al 220 D.C. Un termine di pace e contratietà alla guerra che non solo è diventato simbolo riconosciuto globalmente, ma che in Italia è diventato titolo di un tormentone omonimo di Franco Battiato nei primi anni ’80.