Belle Gibson è un’ex influencer australiana diventata famosa per aver affermato di aver sconfitto un cancro al cervello attraverso cure naturali e cambiamenti nello stile di vita, senza ricorrere alla medicina tradizionale. Grazie a questa narrazione, ha guadagnato un vasto seguito sui social media e ha lanciato un’app di successo, The Whole Pantry, seguita dalla pubblicazione di un libro con lo stesso nome. Tuttavia, nel 2015, un’indagine giornalistica rivelò che Gibson non aveva mai avuto il cancro e che molte delle donazioni di beneficenza che aveva promesso non erano mai state versate. Il caso di Belle Gibson è diventato una mini serie per Netflix, Apple Cider Vinegar, che ricostruisce l’incredibile e controversa vicenda della donna.
![Una scena di Apple Cider Vinegar](https://cultweb.it/wp-content/uploads/2025/02/Una-scena-di-Apple-Cider-Vinegar.jpg)
La serie, creata da Samantha Strauss e diretta da Jeffrey Walker, è interpretata da Kaitlyn Dever e si compone di sei episodi. Lo show segue fedelmente la cronaca degli eventi che hanno visto Belle Gibson trasformarsi da icona del benessere a figura pubblica screditata. Belle, all’epoca giovane influencer australiana, aveva dichiarato di essere riuscita a sconfiggere un tumore al cervello terminale attraverso diete e rimedi naturali.
La sua storia commovente e motivazionale l’aveva portata a diventare un personaggio di spicco sui social, con tanto di pubblicazioni e app. Tuttavia, nel 2015, la verità è venuta a galla: Gibson non aveva mai avuto il cancro e le sue affermazioni erano completamente false.
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La scoperta è stata possibile grazie al prezioso lavoro giornalistico condotto dal The Australian e del reporter Richard Guilliatt del settimanale The Weekend Australian Magazine. Dopo la pubblicazione dell’inchiesta, altri media australiani, tra cui il programma televisivo 60 Minutes Australia, approfondirono la vicenda.
A quel punto, si mosse anche la giustizia con numerose cause legali intentate contro la donna e la sua condanna per pubblicità ingannevole, con obbligo a pagare 410 mila dollari australiani di multa. La serie mostra non solo il suo inganno, ma anche il dramma delle persone che hanno seguito i suoi consigli, rinunciando a cure mediche efficaci nella speranza di guarigioni miracolose.
Oggi Gibson vive a Melbourne ed è caduta nel dimenticatoio. Secondo alcune fonti, nel 2020 si sarebbe integrata nella comunità etiope Oromo di Melbourne, adottando il nome “Sabontu”. I leader della comunità hanno sempre smentito una partecipazione attiva della donna alle loro attività.