Il panorama globale delle armi nucleari coinvolge nove Paesi. Cinque di questi – Stati Uniti, Russia, Regno Unito, Francia e Cina – sono riconosciuti dal TNP come potenze nucleari legittime.
Inoltre, al di fuori del trattato, si trovano India, Pakistan e Corea del Nord, che hanno condotto test nucleari. Israele, pur non confermando ufficialmente, è universalmente ritenuto dotato di un proprio arsenale atomico.
Nel mondo ci sono circa 12 500 testate nucleari attive, con USA e Russia che ne detengono quasi il 90 %. Gli Stati Uniti sono stimati in possesso di circa 5 400-5 550 testate, di cui circa 1 700 pronte all’uso immediato; la Russia ne conterebbe circa 6 000-6 250, con una capienza operativa simile.
La Cina detiene un arsenale stimato di circa 350 testate, in espansione, mentre India e Pakistan avrebbero ciascuno tra 150 e 200 testate. La Corea del Nord, d’altro canto, possiede un arsenale più limitato, stimato tra le 40 e le 60 testate, ma in crescita. Israele, sebbene non confermato ufficialmente, detiene probabilmente tra 80 e 400 testate, secondo gli organi di intelligence internazionali.
Negli Stati con arsenali ufficiali, la capacità di deterrenza è garantita dalla triade nucleare: missili a terra (ICBM), aerei da bombardamento e sottomarini nucleari (SSBN). Stati Uniti e Russia hanno entrambe le tre componenti attive; il Regno Unito si appoggia principalmente alla sua flotta sottomarina, mentre Francia, Cina, India e Pakistan si affidano a combinazioni incomplete
Paese | Numero stimato di testate | Stato TNP | Note |
---|---|---|---|
Stati Uniti | 5.428 | Riconosciuto | Triade nucleare attiva; testate anche in Europa |
Russia | 5.977 | Riconosciuto | Maggiore arsenale al mondo; triade attiva |
Francia | 290 | Riconosciuto | Forza di deterrenza basata su sottomarini e aerei |
Regno Unito | 225 | Riconosciuto | Solo vettori navali (sottomarini) |
Cina | 350 | Riconosciuto | Arsenale in rapida espansione |
India | 160 | Non firmatario | Programma dichiarato e testate operative |
Pakistan | 165 | Non firmatario | Risposta strategica al programma nucleare indiano |
Corea del Nord | 40–60 | Ritirato | Ha effettuato test nucleari dal 2006 |
Israele | 80–400 (non confermate) | Non firmatario | Politica di ambiguità; non ha mai dichiarato ufficialmente |
Italia (bombe USA) | Circa 40 | Non nucleare, NATO sharing | Ordigni B61 statunitensi dislocati a Ghedi e Aviano |
Germania (bombe USA) | Circa 20 | Non nucleare, NATO sharing | Ospita testate statunitensi come deterrente NATO |
Belgio, Paesi Bassi, Turchia | Totale stimato: 90 | Non nucleari, NATO sharing | Ospitano armi USA nell’ambito dell’Alleanza Atlantica |
In aggiunta a queste nazioni, cinque stati europei partecipano al programma NATO “nuclear sharing”: Italia, Belgio, Germania, Paesi Bassi e Turchia ospitano ordigni USA di tipo B61, per un totale stimato di 150–240 bombe americane dislocate in Europa. Queste non costituiscono arsenali nazionali, ma conferiscono ai paesi ospitanti una responsabilità condivisa in caso di uso, secondo modalità definite dal Trattato TNP.
Storicamente, il numero totale di testate nucleari ha raggiunto circa 70 000 durante la Guerra Fredda, per poi ridursi a circa 23 000 nel 2025. Malgrado le riduzioni, restano in circolazione ancora circa 4 200 testate pronte all’uso immediato, di cui 1 800 su allerta massima.