Dal 20 ottobre alle 12:00 ripartono le domande per il bonus patente autotrasporto, un’opportunità concreta per i giovani italiani e stranieri residenti in Italia di ottenere un contributo fino a 2.500 euro per conseguire patenti professionali. L’iniziativa, promossa dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti nell’ambito del Programma patenti giovani autisti per l’autotrasporto, mira a incentivare l’ingresso nel settore dei trasporti e a colmare la carenza di autisti professionisti.
Il bonus copre fino all’80% delle spese sostenute per la formazione, con un tetto massimo di 2.500 euro per beneficiario. L’esperienza degli anni precedenti suggerisce di agire rapidamente: nel 2024, quando la piattaforma aprì il 4 marzo, quasi 2.000 voucher furono richiesti nell’arco di poche ore, esaurendo rapidamente le risorse disponibili. Quest’anno il governo ha stanziato 4,7 milioni di euro per il 2025, parte di un piano complessivo da 25,3 milioni di euro che si estende fino al 31 dicembre 2026.
Possono accedere al contributo i giovani di età compresa tra i 18 e i 35 anni, residenti in Italia e iscritti a un corso di formazione presso una scuola guida convenzionata. Non sono previsti limiti ISEE e le somme ricevute non contribuiscono a incrementare il reddito imponibile, rendendo la misura accessibile a tutti indipendentemente dalla situazione economica familiare. Tra i requisiti fondamentali figura il possesso di un documento di identità valido e l’assenza di precedenti richieste del bonus negli anni passati.
Una novità importante per il 2025 riguarda l’estensione della misura agli stranieri residenti in Italia con regolare permesso di soggiorno. Questo cambiamento arriva in seguito a un ricorso presentato dall’Associazione per gli studi giuridici sull’immigrazione, che ha contestato il precedente requisito della cittadinanza italiana ritenendolo discriminante. Il Tribunale di Torino ha accolto il ricorso, obbligando il Ministero ad adeguare i bandi successivi e aprendo così l’opportunità a una platea più ampia di potenziali beneficiari.
Un dettaglio spesso trascurato ma importante: chi compie 36 anni può comunque utilizzare il buono, purché la richiesta sia stata presentata entro la fine del 35esimo anno di età. Questo significa che chi si trova vicino alla soglia d’età non deve rinunciare all’opportunità, ma deve semplicemente agire tempestivamente per non perdere il diritto.
Le patenti e certificazioni coperte dal bonus includono esclusivamente quelle per mezzi pesanti, cioè veicoli con massa superiore a 3,5 tonnellate a pieno carico. Nello specifico, sono ammesse le patenti C, C1, CE, C1E, D, D1, DE, D1E e la Carta di qualificazione del conducente. L’obiettivo è chiaro: aumentare il numero di conducenti professionali qualificati in un settore che da anni soffre di carenza di personale specializzato.
La procedura per richiedere il bonus richiede la registrazione sul portale ufficiale del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Una volta completata l’iscrizione, è possibile inviare la domanda attraverso la piattaforma Bonus Patente. Se la richiesta viene accettata, il sistema rilascia un voucher digitale scaricabile che deve essere validato presso un’autoscuola accreditata. Il voucher ha una validità di 60 giorni dalla data di emissione e può essere utilizzato esclusivamente presso gli istituti di formazione inseriti nell’elenco ufficiale consultabile online.

Dopo l’iscrizione ai corsi, i beneficiari hanno 18 mesi di tempo per conseguire la patente o la certificazione richiesta. È fondamentale rispettare questa tempistica, poiché il bonus viene concesso una sola volta nella vita e non può essere richiesto nuovamente, nemmeno da chi lo ottiene ma non lo utilizza nei termini stabiliti. Questa regola sottolinea l’importanza di una pianificazione attenta e di un impegno serio nel portare a termine il percorso formativo intrapreso.
Le autoscuole interessate a partecipare al programma devono ottenere l’accreditamento secondo le procedure definite dal Ministero. Una volta inserite nell’elenco ufficiale, diventano visibili ai beneficiari che possono scegliere dove svolgere il proprio corso di formazione. Questo sistema garantisce standard qualitativi uniformi e trasparenza nella gestione dei fondi pubblici.
L’iniziativa risponde a un’esigenza concreta del mercato del lavoro italiano. Il settore dell’autotrasporto, fondamentale per l’economia nazionale e per la logistica delle merci, ha registrato negli ultimi anni una crescente difficoltà nel reperire conducenti qualificati. Incentivare i giovani a intraprendere questa carriera professionale rappresenta una strategia per garantire continuità a un comparto strategico e offrire al contempo opportunità occupazionali concrete.
Chi è interessato deve prepararsi ad agire rapidamente dal 20 ottobre alle ore 12:00, momento in cui la piattaforma aprirà ufficialmente le domande. L’esperienza insegna che le risorse si esauriscono velocemente, rendendo essenziale avere già preparato tutta la documentazione necessaria e aver completato la registrazione sulla piattaforma ministeriale. Non esistono graduatorie o liste d’attesa: le domande vengono processate secondo l’ordine cronologico di arrivo fino all’esaurimento dei fondi disponibili.