Sono ore difficili quelle che stanno vivendo gli abitanti di Santorini, isola greca tra le più belle, letteralmente presa d’assalto dai turisti. Forse a rendere meglio l’idea di quello che vi scriviamo è uno dei tanti video circolati su TikTok, in particolare della guida Victor Karaiannis, nelle scorse ore. Lunghissime file di villeggianti con trolley e zaini, che attendono di imbarcarsi su un traghetto dal porto dell’isola. E cortei tra le stradine del centro di Oia, la città vecchia, che somigliano davvero a una processione.
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Il presidente del municipio di Fira, Panagiotis Kavallaris, aveva anche suggerito ai cittadini, in un post su Facebook, poi rimosso, di rimanere in casa durante i giorni di alta affluenza turistica.
La situazione è ai limiti del vivibile, anche perché sembra destinata a protrarsi così ancora per lungo tempo. I residenti sono furibondi e stanno accogliendo i turisti con cartelli inequivocabili: “Vogliamo rispetto. È la vostra vacanza, ma è la nostra casa“.
Ovviamente, l’isoletta trae grande beneficio dall’arrivo dei vacanzieri che spendono molti soldi nei negozi e nei vari alberghi, contribuendo a rafforzare l’economia del piccolo centro. Tuttavia, dal prossimo anno le autorità locali, con il sindaco Nikos Zorzos in testa, stanno prendendo in considerazione l’ipotesi di porre un limite di ottomila persone al giorno da accogliere, per contenere così il flusso di sbarco e imbarco. E chiedere, nel contempo, la regolamentazione per gli sbarchi dei crocieristi.
Inoltre, Inoltre Zorzos ha suggerito di bloccare l’aggiunta di nuovi posti letto, sia nei grandi alberghi che sulle piattaforme come Airbnb. Misure molto restrittive motivate dall’obbligo di preservare l’equilibrio dell’isola, nata da un’eruzione vulcanica intorno al 1600 a.C.