Il cosiddetto test Y-STR, o analisi del cromosoma Y è una tecnica di genetica forense utilizzata per identificare profili genetici maschili in campioni biologici. Il cromosoma Y è trasmesso esclusivamente di padre in figlio, il che significa che tutti i maschi della stessa linea paterna condividono lo stesso profilo di cromosoma Y. Questa caratteristica rende l’analisi particolarmente utile in ambito forense, soprattutto nei casi in cui sia necessario distinguere il DNA maschile da quello femminile in tracce biologiche miste, come in aggressioni sessuali o scene del crimine con presenza di più individui.
Nelle scorse ore la riapertura delle indagini sul delitto di Chiara Poggi, avvenuto a Garlasco il 13 agosto 2007, ha avuto grande eco mediatica. Fino a ora, l’unico condannato è stato Alberto Stasi, all’epoca fidanzato della vittima, inizialmente assolto in primo e secondo grado, ma successivamente condannato in via definitiva a 16 anni di reclusione per omicidio volontario. Adesso, il nuovo sospettato si chiama Andrea Sempio. Già indagato nel 2016-2017, e poi liberato da ogni addebito poiché le tracce biologiche trovate sul corpo di Chiara non erano leggibili, finisce ancora nel mirino degli inquirenti.

Questo perché i nuovi test del DNA, chiesti dai legali di Stasi, hanno portato a un possibile match. Il genetista tedesco Lutz Roewer, professore presso l’Istituto di Medicina Legale dell’Università Charité di Berlino, e specializzato nell’analisi del cromosoma Y ha lavorato con il dottor Ugo Ricci, genetista forense italiano e responsabile dell’Unità di Genetica Forense presso l’AOU Careggi di Firenze,
Dal punto di vista pratico, l’analisi si basa sull’amplificazione di sequenze ripetute altamente variabili (STR, Short Tandem Repeats) presenti sul cromosoma Y. Confrontando queste sequenze con banche dati o con il DNA di sospettati, è possibile escludere o confermare collegamenti genetici tra individui. Tuttavia, poiché il cromosoma Y non è unico per ogni individuo ma viene condiviso tra parenti di linea paterna, questa tecnica non può identificare un singolo individuo con certezza, ma può restringere il campo delle indagini a una specifica linea familiare.
Su richiesta della difesa di Stasi, Roewer ha esaminato i reperti biologici raccolti sulla scena del crimine, concentrandosi su tracce biologiche precedentemente non attribuite. Gli esperti hanno così identificato un profilo genetico maschile sconosciuto, non appartenente né alla vittima né a Stasi. Naturalmente, che questo possa essere Sempio è ancora tutto da verificare. Domani, Sempio si sottoporrà a Milano a tampone salivare coattivo, vale a dire sotto obbligo, essendosi rifiutato in prima battuta.