Andrea Saltini, nato il 4 maggio 1974 a Carpi (Modena) è un artista e poeta – ma non ama definirsi pittore – di cui si sta parlando nelle ultime ore per un’aggressione subita da parte di uno sconosciuto all’interno della chiesa di Sant’Ignazio di Carpi, che ospitava la sua mostra personale Gratia Plena, che era stata accusata di essere blasfema a causa delle opere esposte, tra cui il grande dipinto INRI (San Longino). Saltini si definisce ateo “ma grande appassionato delle Sacre Scritture” e ha collaborato numerose volte per le curie. Nelle interviste precedenti all’aggressione ha smentito qualsiasi intenzione di aver creato una mostra di questo tipo per suscitare l’attenzione del pubblico.
L’opera in questione, esposta in Chiesa, si intitola INRI (San Longino) ed è certamente suggestiva nel punto di vista in cui è dipinta, e mostra un Cristo nudo sulla croce, mentre Longino in camicia blu gli sta sopra e gli tocca il costato dopo averglielo trafitto. La testa dell’uomo in questione copre strategicamente i genitali del Cristo morto e deposto dalla croce, in un modo che avrà evocato suggestioni sessuali a qualcuno. Come riporta RaiNews però, la diocesi però ha respinto qualsiasi accusa di aver promosso contenuti blasfemi sostenendo che si tratta di “giudizi o pregiudizi irrispettosi dell’artista e dei promotori della mostra e non rilevabili davanti a una corretta visione delle opere”. In merito all’opera Saltini aveva detto: “Per me Longino è riconoscibile attraverso questo gesto simbolico. È una mia visione personale, apocrifa che appartiene ai miei ragionamenti. Un rituale non religioso, canonico”
“Non voglio né dissacrare o provocare. Facendo delle foto anche di particolari, si è voluto andare alla ricerca dello scandalo, addirittura di un atto sessuale”
Il 28 marzo, uno sconosciuto con il volto coperto da mascherina, si è introdotto nella Chiesa di Sant’Ignazio e ha danneggiato le opere di Saltini con della vernice spray. Quando l’artista ha provato a fermarlo, l’aggressore lo ha ferito al collo con una coltellata, per fortuna senza gravi conseguenze. Al termine di questa scena che sembra uscita da un horror di Pupi Avati, l’artista è stato trasportato in ospedale per le cure opportune, mentre la digos e la scientifica è arrivata nella Chiesa per le prime indagini. Sembra che nella chiesa sia stata trovata anche una parrucca. L’aggressore si è dato alla fuga.
Saltini è un artista affermato che vive e lavora a Carpi, ma espone in tutto il mondo. Sul suo sito ufficiale racconta che l’epifania per le arti figurative l’ha avuta da bambino, mentre fantasticava in un campo. Dopo quell’esperienza decise di riprodurre le immagini sulle quali aveva fantasticato.