Carla Gatto, classe 1948, è una scrittrice e pittrice amatoriale, ed è la nonna paterna di Giulia Cecchettin, uccisa brutalmente dall’ex fidanzato. Gatto è finita nel mirino della polemica perché ha deciso di presentare il suo libro che si intitola “Emma è una ragazza del Sud” a pochi giorni dai funerali della nipote, e rispettare un impegno che aveva già preso prima della tragica fine della ragazza. La signora vive a Beverare, una frazione in provincia di Rovigo.
A scatenare ancora di più l’indignazione di alcuni utenti, è stata anche la scelta della Gatto di rilasciare un’intervista in cui si è mostrata sorridente e calma. In molti hanno quindi attaccato la signora, ripubblicando video dell’intervista sui loro profili social e commentando duramente il suo comportamento.“Come si fa a presentare un libro mentre praticamente stanno eseguendo l’autopsia della nipote barbaramente uccisa?” si legge tra i commenti. O anche: “la nipote è morta e lei pensa a presentare il suo libro”.
E ancora, c’è chi la attacca per la tematica del libro e la tempistica della pubblicazione : “Carla Gatto sta presentando in questi giorni il suo libro chiaramente diretto contro il patriarcato. E questo libro esce, guardacaso, a pochi giorni di distanza da quanto accaduto a sua nipote Giulia Cecchettin. Lascio giudicare a voi la incredibile “coincidenza” e la incredibile tempistica che hanno portato questo libro ad essere pubblicato e presentato dopo che il caso Cecchettin è esploso a livello nazionale”
Il libro in questione però, spiega Gatto a TgCom, era stato scritto durante la pandemia, e Giulia aveva anche iniziato a leggere qualche pagina. Il libro in effetti racconta la storia di una ragazza che si ribella al patrigno violento e va a vivere al Nord, e pur essendo una storia inventata, si ispira a molteplici esperienze realmente accadute a persone che la signora ha avuto modo di conoscere. Il volume è dedicato a Monica, la mamma di Giulia, ma Gatto ha già deciso che il prossimo libro sarà dedicato alla nipote. Il libro appena uscito, spiega lei “Sembra che rispecchi qualcosa, questo atteggiamento verso le donne di certi maschi. Di certi maschi eh. Ci sono persone buone e cattive sia tra i maschi sia tra le femmine”
“Giulia era meravigliosa. Aveva sempre il sorriso. Amava il disegno, i fumetti. Mi mostrava le sue creazioni e mi raccontava che aveva iniziato questo corso. Era contenta di laureasi in Ingegneria biomedica. Non è facile. Ora, noi siamo chiusi in una bolla di dolore”.
Tra i vari utenti arrabbiati ed esterrefatti però c’è anche chi ha preso di Carla Gatto: “Ma è mai possibile che la famiglia di Giulia dovrebbe dire quello che volete voi, reagire alla morte come volete voi, lavorare come volete voi? È una loro tragedia e reagiscono come vogliono loro per non precipitare nell’abisso della loro disperazione”. Un altro utente aggiunge: “Non ho sentito l intervista, ma da quello che leggo penso sia davvero facile entrare nel vortice di giudizio in una situazione che noi assolutamente non conosciamo e il rapporto tra questa donna e sua nipote non è affar nostro.”
Il padre di Giulia Cecchettin, Gino, ha tenuto un discorso emozionante ai funerali della figlia. Ricordiamo che Giulia Cecchettin aveva troncato la relazione con il fidanzato Filippo Turetta, ma di fatto continuava a vederlo e sentirlo, perché lui la ricattava emotivamente. Nei messaggi audio di Giulia alle sue amiche infatti, la ragazza è esasperata dall’atteggiamento di Turetta e vorrebbe chiudere definitivamente la frequentazione ma teme che lui “dia di matto”. La sera dell’11 novembre i due ragazzi erano andati a fare un giro presso un centro commerciale, ma subito dopo lui l’aveva sequestrata e aggredita. Un testimone oculare aveva assistito all’aggressione e si era messo in contatto con il 112, invano. Dopo aver ucciso Giulia, con venti coltellate, come ha stabilito l’autopsia, Turetta ha gettato il corpo in una zona isolata per poi darsi alla fuga in Germania.