Elena Basile è nata a Napoli il 26 dicembre 1959 ed è scrittrice e giornalista de Il Fatto Quotidiano ma ha una lunga carriera diplomatica alle spalle, terminata nel 2021. Basile è stata sposata, e dal matrimonio (finito da tempo) ha avuto un figlio. Attualmente vive a Roma.
Fin da giovanissima, Basile ha sempre mostrato una naturale propensione e passione per le lingue straniere, i viaggi e la cultura internazionale. Si è laureata presso l’Università l’Orientale di Napoli in Scienze Politiche con indirizzo internazionale. Una napoletana atipica che, stando alle sue stesse parole, non ha sentito un legame verace con la cultura partenopea. Un rapporto che, invece, ha riscoperto dopo aver vissuto molti anni nei paesi nordici. Per quanto riguarda la sua vita privata non si hanno molte notizie se non quelle relative ad un matrimonio terminato con un divorzio. Nello specifico si tratta di un’unione che risale agli albori della sua carriera, in un periodo assolutamente precedente al trasferimento a Stoccolma. Da questo rapporto, comunque, è nato suo figlio.
Molto più dettagliata, invece, è la sua carriera. Elena Basile ha iniziato ad avere esperienze internazionali negli anni 2000. Il suo primo incarico istituzionale è in Madagascar, più precisamente ad Antananarivo. Qui svolge il ruolo di vicesegretaria per il ministero degli Esteri.
Successivamente la carriera la porta a Budapest e poi Lisbona, dove assume l’incarico di consigliera e Prima consigliera. Dopo essere passata per Toronto, infine, si è parlato di un ruolo da ambasciatrice nel 2013 a Stoccolma fino al 2017. L’ultima tappa è Bruxelles, dove svolgerà il suo ultimo incarico fino al 2021, anno in cui decide di andare in pensione. Come scrive Open però, il sindacato dei diplomatici italiani, SNDMAE smentisce che Basile sia stata ambasciatrice e spiega: “La dottoressa Basile si è dimessa dalla carriera diplomatica con il grado di ministro plenipotenziario, e sebbene, dopo aver servito a Tananarive, Toronto, Budapest e Lisbona abbia svolto nel corso della sua carriera anche le funzioni pro tempore di capo missione in Svezia e Belgio non è mai stata promossa al grado di ambasciatrice. Non si tratta di una mera distinzione formale ma di una corretta informazione del pubblico, dal momento in cui l’appellativo di ambasciatore/ambasciatrice incide direttamente sulla percezione dell’autorevolezza dell’interlocutrice”
Attualmente vive a Roma e si dedicata prevalentemente all’attività di scrittrice e giornalista. Famosi, infatti, sono i suoi editoriali per Il fatto Quotidfiano che, esattamente come gli interventi televisivi, suscitano più di una reazione contrastante.
Uno degli ultimi è avvenuto nello studio di Otto e mezzo. Chiamata ad intervenire riguardo lo scontro Israele/Hamas, la Basile ha definito “pochissimi” gli ostaggi americani perché hanno, secondo la sua opinione, un peso diverso negli scambi. Un’affermazione, questa, che ha scatenato l’indignazione di Aldo Cazzullo, anche lui ospite della trasmissione e, solitamente, personaggio dall’indole molto tranquilla.