Emilia Mikela Pawlak, 41 anni, di origini polacche, ma residente a Roma, è la padrona di Cody, il rottweiler precipitato dal terzo piano di un palazzo situato in via Frattina il 27 ottobre 2023. Oltre a Cody, ha altri due cani e ben cinque gatti, tutti salvati da condizioni meno fortunate. Questo vuol dire, dunque, che Emilia ed il compagno Gabriele, sono dei grandi amanti degli animali, oltre ad essere assolutamente capaci di prendersi cura di loro. La donna ha due figli ancora minorenni.
Ma cosa è accaduto esattamente la mattina del 27 ottobre? Le cause che hanno spinto Codi a saltare dal terzo piano non sono note. Probabilmente stava giocando con uno dei gatti oppure è stato attratto o spaventato da qualche rumore, a tale proposito si è parlato di un colpo di pistola o di cannone dal Gianicolo, ma si tratta di ipotesi. Secondo la ricostruzione offerta dalla stessa Pawlak invece, lei e Cody erano appena ritornati dalla passeggiata e lei era in bagno quando ha sentito le urla provenire dall’esterno.
Nella caduta, Cody avrebbe colpito anche una passante, Ludovica, una ragazza di ventotto anni incinta di due mesi, provocandole un leggero trauma cranico. In questo caso, però, il condizionale sarebbe d’obbligo. A specificarlo è proprio il compagno di Emilia, Gabriele, che, stando alla dichiarazione di alcuni testimoni, ha proposto un’altro tipo di ricostruzione. La ragazza incinta infatti, si sarebbe spaventato vedendo cadere a pochi centimetri da lei il cane e, indietreggiando, ha battuto la testa. Portata d’urgenza all’Umberto I, è stata ricoverata e posta sotto osservazione. Fortunatamente ha riportato solo un trauma lieve ed il bambino non è mai stato in pericolo.
“Il giorno dopo abbiamo parlato con vari testimoni oculari, tra i quali una persona che al momento dell’accaduto era accanto alla signora” – ha detto il compagno di Pawlak a Repubblica – “ha detto che il cane non l’ha nemmeno sfiorata, ma che lei per paura vedendolo cadere si è lanciata all’indietro e ha sbattuto la testa. Un cane di cinquanta chili che cade da un’altezza di tredici metri se colpisce una persona la schiaccia. Il leggero trauma riportato non è compatibile con un peso da una tale altezza. Inoltre dalle foto scattate si vede chiaramente che sono distanti tre quattro metri. Si sta montando un clamore inutile”
Dopo l’incidente, Pawlak ha spiegato che non le è stato permesso di avvicinarsi al cane per soccorrerlo: “Io e il mio compagno non abbiamo potuto fare nulla. Lui lo avrebbe preso in braccio e portato dal medico. E invece il veterinario è arrivato dopo due ore, quando ormai era morto dopo un’agonia. Mi sentirei meglio se avessi potuto fare qualcosa”
A gettare un’ombra sull’intera vicenda, però, è l’ex fidanzato della Pawlak, che in un’intervista a Repubblica , in forma anonima, ha confermato il buon rapporto della donna con gli animali, ma ha avanzato numerosi dubbi di altra natura su di lei.