Franca Caffa 94 anni, attivista politica di sinistra, è nata a Genova in una famiglia operaia e nel 1954 si è trasferita a Milano, dove ancora oggi vive. Nel 1949 si iscrive al Partito Comunista e successivamente finisce in carcere per 13 giorni dopo le proteste contro la guerra in Vietnam. Ha un figlio, che le ha dato un nipote. Oggi Caffa è balzata agli onori della cronaca nei giorni scorsi per il suo botta e risposta con un carabiniere, durante una manifestazione a Milano per il Giorno della Memoria, lo scorso 27 gennaio. Dopo questo episodio è stata invitata a Splendida Cornice, il programma di Geppi Cucciari.
“Quando sento parlare degli ultimi, e di come sono intesi, io dico: ma per me sono i primi”. La meravigliosa #FrancaCaffa, 95 anni e pronta alla lotta alle ingiustizie e alle disparità. #SplendidaCornice pic.twitter.com/4YzeVjhjcU
— Splendida Cornice (@SplendiCornice) February 1, 2024
La signora Franca risiede nel quartiere Molise-Calvairate-Ponti, dove nel 1979 ha fondato il Comitato Inquilini, per favorire i percorsi d’integrazione e sostenere le fasce di popolazione più deboli. Tra i servizi offerti dal comitato, infatti, ci sono corsi di italiano e informatica, doposcuola per i bambini. E anche assistenza legale a coloro che non possono permettersi un avvocato.
Ha militato tra le fila del Partito della Rifondazione Comunista, diventando Consigliere comunale della città di Milano. Nel 2021, a 92 anni, Caffa ci ha riprovato a presentarsi con la lista Milano in Comune – Sinistra Costituzione, ma non ha superato la soglia di sbarramento. Nel 2023 è stata insignita con l’Ambrogino d’Oro per essersi distinta come “un modello di cittadinanza attiva e di impegno sociale per la centralità dei quartieri popolari”.
Oggi Franca Caffa non si tira indietro quando c’è da difendere le persone che non hanno voce. La donna ha voluto celebrare le vittime dell’Olocausto, indossando una kefiah in sostegno del popolo palestinese. In poche ore è diventato virale lo scambio di battute con il carabiniere a cui Caffa ha voluto ricordare le parole del presidente Mattarella in favore della pace a Gaza. L’agente ha risposto di non riconoscere il presidente. E per questo è stato poi trasferito.
A lui Franca Caffa ha dedicato un pensiero raccolto da Ansa. “Perché si è azzardato a dire così? Anche se non è d’accordo nel modo di Mattarella di fare il presidente, e questo è legittimo, resta il fatto che è il presidente di tutti. Mi dispiace per quell’uomo. Forse il mio modo di propormi per un colloquio aperto gli ha fatto effetto“, ha concluso Caffa.
Che un #carabiniere, investito di una funzione al servizio dei cittadini e dello Stato, si esprima in questi termini nei confronti del Presidente della Repubblica è inconcepibile. Uno sconcerto – ben visibile nell’inquadratura di Franca Caffa – che è lo stesso di milioni di… pic.twitter.com/kFZXCWRKVt
— Piero Fassino (@pierofassino) January 29, 2024
“Al governo ci sono forze che hanno la loro matrice nella rivendicazione del passato, del regime fascista, il responsabile della catastrofe della democrazia del nostro Paese. E io penso che non saremo mai abbastanza attenti e vigili”