Kataleya Mia Alvarez, nata nel 2018, di origini peruviane, è la bambina scomparsa a Firenze il 10 giugno 2023, alle ore 15.00. Sua madre Kathrina Alvarez, di 26 anni, è commessa in un supermercato Carrefour, mentre suo padre Miguel Angel Romero era detenuto per furto e utilizzo indebito di carta di credito, ma è stato rilasciato. La bimba vive con sua madre e con un fratello di 8 anni al primo piano dell’ex Hotel Astor, occupato abusivamente dal 2022 e situato in via Maragliano 100, nella zona di Novoli. Kata è alta 115 cm, ha occhi e capelli castani. Frequenta l’asilo in Viale Spartaco Lavagnini. Al momento della scomparsa indossava una t-shirt bianca, pantaloni viola e scarpe nere.
L’ex Hotel Astor, dove vive la piccola Kataleya Mia Chiello Alvarez è una struttura che ha chiuso nel 2020 e che dal 2022 è stata occupata abusivamente da famiglie italiane e straniere, tra cui anche peruviani, in tutto un centinaio di persone. Il clima all’interno dell’ex albergo, le cui camere vengono usate come appartamenti, è molto teso e si è parlato anche di aggressioni tra coinquilini. Nello specifico, si è parlato di screzi con persone che vivono al terzo piano dello stabile, screzi arrivati al culmine nel mese di maggio, quando – come riferisce Repubblica – Katherina e i suoi familiari “erano stati aggrediti e costretti a barricarsi in una stanza mentre altri cercavano di sfondare la porta, armati di coltelli. In quell’occasione un giovane ecuadoriano si era gettato da una finestra del primo piano facendo un volo di otto metri”
Nello stesso stabile vive anche il fratello di Katherine Alvarez con la sua famiglia. Ed è proprio a quest’ultimo che era stata affidata la bambina, nella mattinata del 10 giugno, mentre la mamma era al lavoro, ma era scesa in cortile a giocare. Un’amica della madre di Kataleya, Isabel, ha riferito che la bambina ha giocato con sua figlia, ma poi hanno bisticciato e quest’ultima è salita a casa sua. Nei filmati rilevati dalle telecamere sulla strada però, si vede la bambina entrare per ben due volte nel cortile, senza però uscirne. Le ricerche iniziali si sono concentrate nel palazzo: per ben due volte il palazzo sarebbe stato controllato, senza alcun esito. Va detto però che la struttura è piuttosto ampia e vi sono diverse vie di uscita.
Le ricerche, con l’aiuto dei cani molecolari, si sono concentrate sull’Hotel Astor e nel palazzo accanto, sono state controllate anche le cisterne dell’acqua all’interno dello stabile. Ulteriori ricerche sono state allargate all’area lungo il fiume Mugnone e in prossimità del parco della Cascine. Anche i tassisti partecipano alle ricerche con il loro contributo.
Isabel, l’amica della madre di Kataleya ha dichiarato di aver ricevuto una telefonata da parte di un uomo – voce maschile, accento ispanico – che le ha detto: “La bambina ce l’abbiamo noi”. Ha chiamato Isabel credendo fosse la madre della bambina, perché il numero di Isabel è stato diffuso per agevolare le ricerche.