La donna che ha percorso 100 metri aggrappata al cofano di un’auto, dopo un lieve incidente stradale a Padova, è una cittadina africana di 35 anni, precisamente, secondo alcune fonti, di nazionalità nigeriana; a seguito della disavventura, la donna, le cui generalità non sono note, ha riportato lesioni guaribili in cinque giorni. Ma come sono andate esattamente le cose? Come si nota nel video, condiviso sulla propria pagina FB dal politico locale Alain Luciani, la donna si aggrappa al cofano di un auto in sosta che all’improvviso parte, percorre una rotatoria e trascina la malcapitata per un centinaio di metri, per poi accostare presso una stazione di servizio.
Secondo quanto raccolto dalle testimonianze dei presenti, tutto sarebbe nato da un lieve tamponamento. La ragazza, alla guida di una Polo, sarebbe scesa dalla sua vettura per compilare i moduli CID di constatazione amichevole. La conducente dell’altra vettura coinvolta, una Giulietta, però, si sarebbe rifiutata di farlo, adducendo come motivazione la mancanza di tempo. A quel punto, la donna d’origine africana si sarebbe appoggiata al cofano dell’Alfa per sollecitare la conducente ad adempiere alla richiesta. La donna al volante, a quel punto, avrebbe ingranato la marcia per rimettersi in moto e proseguire il proprio percorso.
A fare un po’ di chiarezza sulla vicenda è un secondo video, ripreso con tutta probabilità dal cellulare della vittima, che mostra cos’è successo in seguito al breve tragitto, all’arrivo alla stazione di servizio. La giovane donna africana spiega, con foga e in un italiano stentato, ai gestori della piattaforma, esterrefatti da quanto appena visto, come la conducente dell’Alfa Romeo si fosse a suo dire rifiutata di compilare i moduli CID, limitandosi a fornire i propri dati. La conducente, una donna italiana, cerca a sua volta di far valere le sue ragioni, sia al cospetto dei gestori della stazione che verso la ragazza; le sue risposte non sono però udibili. Non devono però essere molto convincenti, dato che lo stato di agitazione della donna ferita prosegue.
A quel punto, gli animi si scaldano; la conducente scende dall’auto in sosta e, alzando il tono della voce, ribadisce la propria posizione: “Io devo andare a lavoro, tu mi stai impedendo di andare a lavorare… ti ho dato la mia assicurazione, hai i dati della mia assicurazione! Avrò il diritto di andare a lavorare, voi mi state sequestrando“. Le proteste della donna nigeriana proseguono; la donna agita freneticamente i moduli, lasciando intendere che la conducente non li abbia compilati come di dovere. Nel tentativo di placare gli animi, i gestori della stazione suggeriscono allora alla donna di presentare denuncia alla polizia, segnandosi la targa. La ragazza non sembra molto convinta; al termine del video infatti si può udire, piuttosto chiaramente un “Cosa ci vado a fare? Niente!”