Luca Lucci, soprannominato Il Toro, 42 anni, è un capo tifoseria del Milan, finito agli arresti assieme ad alcuni omologhi dell’Inter, all’interno del maxi blitz della Polizia e della Guardia di Finanza. Le persone fermate sono indagate per associazione per delinquere, con l’aggravante del metodo mafioso, estorsione, lesioni ed altri gravi reati. Lucci era già finito in manette, nel 2018, per traffico di sostanze stupefacenti, patteggia una pena di un anno e mezzo. Tre anni dopo Lucci è di nuovo in carcere, sempre per traffico di droga.
Nella sua vita è noto per alcune conoscenze celebri. Sempre nel 2018, infatti, è fotografato con il vicepremier Matteo Salvini per i 50 anni della Curva Sud, zona del Meazza dedicata ai tifosi rossoneri.
L’uomo vive con la moglie a Scanzorosciate, nella Bergamasca. Dal 2009 è responsabile della curva del Milan, raccogliendo il testimone di Giancarlo Lombardi, detto Sandokan. Dopo l’aggressione al tifoso dell’Inter Virgilio Motta, che costò all’uomo un occhio, poi morto suicida nel 2012, fu sottoposto a Daspo. In sua assenza, la curva veniva gestita dal fratello Francesco.
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Secondo quanto emerso dall’ordinanza del gip Domenico Santoro, sembra che Fedez abbia contattato Lucci per chiedere un suo intervento affinché si potesse somministrare “all’interno dello stadio Meazza”, la bevanda ideata dal cantante assieme a Lazza e Leonardo Maria Delvecchio, Boem. In un’intercettazione, relativa a una telefonata dell’ottobre 2023, si ascolta Fedez dire:
“Ma se voi avete una società di consulenza o una società con la quale possiamo lavorare, ma se io vi appalto a voi la distribuzione di (nome della bevanda, ndr)? All’interno dello stadio… e vi prendete una percentuale… eh, capito?“.
Come riporta Ansa, nel dicembre scorso, poi, Fedez parlava sempre con Lucci anche “di una persona fidata” che “potesse occuparsi della sicurezza sua e della sua famiglia”. Lucci, inoltre, sarebbe coinvolto anche nel pestaggio al personal trainer Cristiano Iovino.