Marla-Svenja Liebich, precedentemente conosciuto come Sven Liebich, è un attivista estremista di destra tedesco che a partire dal prossimo 29 agosto dovrà scontare un anno e sei mesi di reclusione nel carcere femminile di Chemnitz. Nato il 19 settembre 1970, Liebich è considerato una delle figure chiave della scena di estrema destra in Sassonia-Anhalt. Condannato nel luglio 2023 per incitamento all’odio razziale, diffamazione e ingiuria, dovrà scontare una pena di diciotto mesi senza condizionale. E lo farà, come detto, in una prigione per donne. Liebich, infatti, ha scelto di cambiare identità di genere durante il processo giudiziario. Dal dicembre scorso si fa chiamare Marla-Svenja Liebich, utilizzando una nuova legge tedesca che consente il cambiamento anagrafico senza necessità di perizie mediche o psicologiche approfondite.
Il caso ha acceso un vivace dibattito in Germania, sollevando interrogativi complessi sul sistema giudiziario e sui diritti delle persone transgender. Per molti critici si tratterebbe solo della parodia di una transizione sessuale e non di un reale desiderio di cambiamento. Considerando anche il tempismo strategico rispetto alla condanna. Molti osservatori tedeschi, infatti, interpretano questa scelta come un tentativo di ottenere condizioni detentive potenzialmente più favorevoli o di creare difficoltà al sistema giudiziario. Tanto più che il suo arrivo in carcere sarà accompagnato da una diretta streaming (sic.)
🎥📢 Livestream am 29.08. ab 20 Uhr – direkt vor der JVA Chemnitz!
✊ Ich gehe transparent in die Öffentlichkeit, bevor ich meinen Haftantritt antrete.
💬 Presse, Supporter & alle Interessierten: Schaltet ein!#FreeMarla #WirSindMarla #Frauenrechte #Menschenrechte +++ Kann mein… pic.twitter.com/cJ0jLX71Sd— Marla Svenja Liebich (@MarlaSvenjaL) August 25, 2025
Il caso è stato definito una provocazione che approfitta della nuova legislazione, scatenando ironia e critiche sui social media e sui giornali tedeschi. La situazione mette in evidenza le possibili contraddizioni tra diritti individuali e sicurezza collettiva nel sistema penitenziario, e solleva preoccupazioni su come simili comportamenti opportunistici possano danneggiare la credibilità delle legittime rivendicazioni delle persone transgender.
Liebich ha ricevuto un ordine di comparizione per il 29 agosto presso il carcere di Chemnitz. In quell’occasione, l’amministrazione penitenziaria valuterà le questioni di sicurezza e la situazione delle altre detenute.
Solo tre anni fa, Liebich definiva i trans “parassiti della società”.