Chi è Zohran Mamdani, figlio della regista Mira Nair e vincitore delle primarie Dem come sindaco di New York?

Zohran Kwame Mamdani, 33 anni, rappresentante democratico-socialista nell’Assemblea dello Stato di New York, ha trionfato nelle primarie Democratiche per diventare candidato sindaco di New York City in vista delle elezioni del 2025. Nato a Kampala (Uganda) il 18 ottobre 1991 da Mira Nair, celebre regista indo-americana, e da Mahmood Mamdani, stimato accademico in scienze politiche alla Columbia University, Mamdani è cresciuto tra Uganda, Sudafrica e infine New York, studiando alla Bronx High School of Science. Si è laureato in Africana Studies al Bowdoin College, dove ha co-fondato la sezione locale di Students for Justice in Palestine.

Naturalizzato statunitense nel 2018, ha lavorato come consulente per prevenzione delle pignorazioni, supportando famiglie a rischio sfratto, esperienza che ha motivato il suo impegno politico. Eletto nel 2020 all’Assemblea statale per il distretto 36 di Queens, dal 2021 ha sponsorizzato oltre 20 disegni di legge (3 divenuti legge), concentrandosi su trasporti e abitazione. Il 24 giugno 2025 Mamdani ha vinto le primarie Democratiche come sindaco di NY grazie a un’efficace campagna elettorale tutta dal basso, portata avanti porta a porta, con il supporto di volontari e finanziata per lo più con piccole donazioni individuali, e non da grandi lobby. Ha ottenuto il 43,5 % delle preferenze al primo turno contro il 36,4 % di Andrew Cuomo.

 

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Mamdani propone un programma ambizioso e progressista:

• congelamento degli affitti per alloggi stabilizzati,
• trasporti pubblici gratuiti (autobus e metropolitana),
• asili nido pubblici e servizi per l’infanzia universali,
• supermercati pubblici in aree periferiche,
• aumento della tassazione su ricchi e grandi imprese per finanziare questi servizi

Ha ricevuto endorsement da figure di spicco come Alexandria Ocasio-Cortez, Bernie Sanders e Ella Emhoff, figlia della vicepresidente Kamala Harris ed Emily Ratajkowski. Gli oppositori gli imputano una certa inesperienza gestionale e il radicalismo su questioni internazionali, in particolare sulla politica di Israele. Se eletto, diverrebbe il primo sindaco musulmano, il primo sindaco sud-asiatico e il primo associato alla Democratic Socialists of America dal 1993. Il successo di Mamdani è visto da molti come segnale di svolta verso una politica progressista e inclusiva, in forte contrasto con il centro politico tradizionale.