Kevin Barreca, nato il 3 dicembre del 2007 era il ragazzo ucciso da suo padre Giovanni Barreca in quello che è stato descritto come un omicidio motivato da un delirio religioso, assieme alla madre Antonella Salamone e al fratello minore Emanuel, di 5 anni. Era il secondo figlio della coppia di Altavilla Milicia, in provincia di Palermo. La sorella più grande, Miriam di 17 anni, è sopravvissuta alla furia omicida del genitore e dei due presunti complici, Sabrina Fina e Massimo Carandente, due fanatici religiosi che avrebbero convinto Giovanni Barreca a fare qualcosa per liberare la sua famiglia dai demoni. Kevin aveva uno spiccato talento artistico e una grande passione per gli uccelli.
Kevin frequentava con profitto il secondo anno al liceo artistico Renato Guttuso a Bagheria. Amato dai compagni di classe, che nelle scorse ore lo hanno ricordato assieme al corpo docenti dell’Istituto, Kevin viene descritto come un ragazzo molto simpatico, fortemente attratto dalla pittura. Lo scorso maggio aveva partecipato a una mostra, “Collettiva Politecnia”, a villa San Cataldo, esponendo alcuni suoi quadri. Secondo i suoi insegnanti e la preside Maria Rita Chisesi, sia lui che Miriam, avevano manifestato nulla di strano negli ultimi tempi: andavano bene a scuola, frequentavano assiduamente le lezioni ed erano seguiti, almeno dalla madre. “La mamma di Kevin e Miriam è venuta spesso a parlare con i professori” – spiega Chisesi ai microfoni del Sole 24 Ore – “Del padre non so dire, ma la mamma io l’ho vista anche la scorsa settimana. Era una donna semplice, si vedeva che seguiva molto i figli”. Secondo altre testimonianze, Kevin era molto legato a suo padre.
Ma la grande passione di Kevin era l’ornitologia. Su Instragram aveva ben tre profili, due privati e uno dedicato a delle creazioni artistiche in gesso che riproducevano vari esemplari di uccelli. Nella sua casa si contavano più cento manufatti raffiguranti specie tra le più diverse, di cui Kevin sapeva nomi e provenienza.
Secondo una vicina di casa, per un certo periodo Kevin si è anche occupato di volatili da cortile, come galline o anatre e li accudiva con scrupolo, ma questi animali ad un certo punto sarebbero spariti.
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“Caro Kevin, eri un ragazzo gentile, solare, simpatico, pieno di principi e sogni. La tua simpatia era l’anima della scuola e ti è stata strappata via, insieme alla tua vita“, si legge in uno dei tanti messaggi di cordoglio scritti dai compagni della 2E.
L’omicidio, su cui sta indagando la procura di Termini Imerese, potrebbe essere avvenuto durante un esorcismo scatenato da una crisi psichiatrica di Giovanni Barreca. L’uomo sosteneva di vedere Satana nei suoi familiari. Lo stesso Kevin qualche giorno prima aveva spedito un messaggio a un compagno di classe in cui il ragazzo parlava di strane frasi ascoltate dal fratellino, circa presenze demoniache in casa. E dell’arrivo nella villetta di due persone – con ogni probabilità Sabrina Fina e Massimo Carandente – chiamate dal padre Fratelli di Dio.
Il delitto che ha sconvolto Palermo è stato consumato in circostanze tutte da chiarire, ma dalle prime notizie rilasciate dal Corriere, Kevin e suo fratello sarebbero stati torturati e strangolati. Secondo il giornale, il padre dei due ragazzi avrebbe utiizzato catene, fili elettrici e un attizzatoio da camino per infierire sui figli, probabilmente fomentato o aiutato (questo è da stabilire) dalla coppia di fanatici religiosi.